Elgato Neo: tutto il necessario per migliorare le videocall | Test & Recensione

Elgato ha creato una serie di accessori per migliorare le videocall e non solo. Scopriamo come si comportano.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Elgato ha presentato la linea Neo, composta da una serie di accessori che possono migliorare il livello e la qualità delle vostre videocall, o essere usati da chi vuole registrare podcast o video, cercando il compromesso tra qualità e prezzo. Si tratta di un microfono, una luce e una webcam, a cui si aggiungono una Stream Deck e una Game Capture, nel caso vogliate più controllo o catturare lo schermo di un dispositivo esterno al computer.

Abbiamo provato un kit composto da microfono, luce, webcam e stream deck, vediamo come è andata la nostra prova.

Elgato Facecam Neo

La Facecam Neo è una webcam in grado di catturare video a risoluzione massima 1080p a 60 frame al secondo. È dotata di una lente da 26mm con apertura f/2.0, e un auto focus che richiede una distanza minima di 30 cm.

Esteticamente tutti i prodotti Neo condividono un design sobrio, con angoli e bordi arrotondati, e il colore dominante è il bianco. Non voglio giudicare l’estetica, essendo un fattore molto soggettivo, potete giudicare voi stessi dalle foto allegate a questa recensione. La webcam è divisa in due, un corpo principale che include tutto, compreso il cavo che è fisso, mentre dall’altra estremità del cavo c’è un connettore USB-C. Nella parte inferiore c’è un foto filettato che permette di attaccare la webcam al supporto da monitor, che si adatta facilmente a qualsiasi modello, che sia spesso o sottile com un iMac non sarà un problema. Se preferirete potrete anche collegarla a un cavalletto.

Non ci sono altri accessori nella scatola. Basterà posizionarla e collegarla alla porta USB del PC, Notebook o Mac, verrà subito riconosciuta e potrete usarla con qualsiasi software di videoconferenza o registrazione.

Per ottenere il meglio dovrete scaricare Camera Hub, il software Elgato che permette di regolare l’inquadratura e modificare i parametri dell’immagine.

Elgato Wave Neo

Anche il microfono segue il design armonioso che contraddistingue la serie. La semplicità è sovrana anche in questo caso, al punto tale che il microfono è costituito da una base su cui è montata un’asta, la cui altezza è decisamente sopra alla media, ma che avvicina la capsula alla bocca dell’utilizzatore. È fisso, non si può ruotare, potrete solo inclinarlo. C’è un unico tasto a sfioramento che, quando toccato, diventa rosso e indica che è stato attivato il muto.

Il cavo, che può essere fissato nella parte posteriore dell’asta per tenerlo più in ordine, ha una connessione USB classica dalla parte opposta. Anche in questo caso, per usarlo dovrete unicamente collegarla al PC / Mac e verrà subito riconosciuto.

Non c’è molto da aggiungere, il Wave Neo è essenzialmente un concentrato di design, non ci sono comandi disponibili, tutto è fatto per essere collegato e usato, senza altre preoccupazioni.

Elgato Key Light Neo

La Key Light Neo è una luce, sottile, da circa 15 x 15 cm, dotata di un supporto che permette di posizionarla sul bordo del monitor o di collegarla a un cavalletto. Si alimenta tramite un connettore USB e nella parte posteriore è presente un supporto che permette di arrotolare il filo.

In base a dove la collegherete, quindi se a una presa USB-A, USB-C o tramite un alimentatore esterno (tipo quelli per smartphone, non incluso), la Key Light Neo potrà raggiungere un livello di potenza più o meno alto per via dell’energia disponibile. Con una presa USB-A sarà limitata a 400 lumen, con una USB-C il limite sale a 700 lumen mentre con un caricatore esterno arriverà ai 1000 lumen. Nella mia prova ho riscontrato che la USB-A è più che sufficiente per illuminare a dovere un soggetto a distanza di oltre 1 metro.

È dotata anche di Wi-Fi, ed è quindi possibile controllarla con l’app per smartphone. Integra dei LED di differenti colori (caldi e freddi), che assieme permettono di regolare la temperatura dell’illuminazione, dai 2900K ai 7000K.

Potrete accenderla con un apposito interruttore e regolare l’intensità e la temperatura del bianco con una rotella (premendola si passa dall’intensità alla temperatura). Altri due tasti corrispondono a due preset, uno caldo e l’altro freddo. O potrete usare il software di Elgato per accenderla, spegnerla e regolarla, direttamente da PC o Mac (o usare l’app per smartphone).

È estremamente versatile e anche abbastanza compatta da portare con sé, usandola in movimento.

Esperienza d’uso

Partiamo dalla webcam. La qualità dell’immagine è buona, soddisfa gli standard attuali, ma non segna alcun nuovo record. In ottime condizioni di luce produce un risultato buono, in condizioni scarse si nota velocemente una degradazione dell’immagine. Nel software Camera Hub l’immagine di anteprima è migliore rispetto a quella che potrete ottenere con i vari software di videoconferenza, che limitano anche il bitrate della trasmissione. Quindi, se vorrete usare questa webcam per lavoro, probabilmente sarà migliore rispetto a molti modelli integrati, o quasi. Se invece vorrete usare per streaming o registrazioni, a patto di dargli una buona illuminazione, allora potrete ottenere anche qualcosa di più.

A proposito d’illuminazione, la Keylight Neo fa un ottimo lavoro nel portare luce dove manca, in maniera poco ingombrante. Certo ci sono anche luci più piccole o videocamere con ring integrato, ma la Keylight Neo è in grado di fare molto meglio per via delle dimensioni. In realtà la potenza massima d’illuminazione va ben oltre il necessario. Usandola in un ambiente buio, non ho avuto necessità di andare oltre il 15/20% di luminosità massima per ottenere un buon risultato in abbinamento alla Facecam Neo. Anzi, nelle mie prove alzando troppo la luminosità l’immagine si bruciava e mi costringeva ad abbassare i parametri della webcam in Camera Hub.

Questa luce diventa interessante anche per un uso che va oltre le videocall, sarebbe ad esempio perfetta per registrare video per i social, senza il riflesso che le classiche ring light creano negli occhi, sfruttando quindi la potenza d’illuminazione per illuminare un soggetto distante anche un paio di metri.

Insomma, Keylight Neo sembra quasi sprecata in una semplice postazione da videocall. Inoltre è facile da usare, potrete attivarla e regolarla manualmente tramite i controlli a bordo facoltà che gli permette di funzionare anche lontano da un computer, basterà alimentarla tramite una presa USB classica con un caricabatterie per cellulari, e in questa situazione potrete addirittura raggiungere un livello di potenza ancora superiore. E se vorrete usarla collegata al PC / Mac, potrete accenderla e spegnerla tramite il software. Keylight Neo è promossa a pieni voti per il suo rapporto tra potenza e facilita di controllo.

Non spendo invece molte parole per quanto riguarda la Stream Deck, poiché offre le classiche funzioni già viste. Dopo averla configurata sarà però un piacere controllare anche gli altri prodotti, accendere e spegnere la luce, cambiare inquadratura o regolare il microfono. Il mio suggerimento è di evitare di acquistare la Stream Deck per un uso classico con le videocall, non ne avrete bisogno. Ma se vorrete usare questo kit per registrare video o andare in live streaming, allora potrà fare la differenza.

Infine, il microfono, offre delle prestazioni soddisfacenti in termine di voce. È ottimo se vorrete fare videocall di lavoro, mentre è discreto se vorrete fare una produzione streaming o di registrazione video. In quest’ultimo contesto un po’ di controllo in più e una qualità vocale superiore, con una maggior profondità, è forse meglio.

Verdetto: chi dovrebbe acquistare i prodotti Neo

In base ai prodotti che vorrete acquistare potrete ottenere vari benefici. Prima di tutto, la Keylight Neo è perfetta per ogni situazione. Che si tratti di voler migliorare le videocall, registrare video per i social, podcast o live streaming, probabilmente non avrete bisogno di qualcosa di più. Dovreste passare alle altre luci Elgato solo se lo fate per lavoro o se state costruendo uno studio apposito, mentre se la vostra postazione PC / Mac è il punto centrale di tutto, allora sarà più che sufficiente. Valutate la possibilità di posizionarla su un cavalletto un po’ più distante rispetto alla classica distanza che si ha tra monitor e utilizzatore, poiché potrete sfruttare maggiormente la potenza per un’illuminazione più omogenea.

Il kit luce, microfono e webcam è quello che vi permette di fare un salto importante nella qualità delle vostre call. Nella mia prova li ho installati su un vecchio iMac, ancora perfetto per lavorare, ma molto carente dal punto di vista della webcam, e ora la professionalità delle videocall ha fatto un salto da gigante.

La Stream Deck Neo, come detto, serve solo a chi vuole fare live streaming, tutti gli altri possono farne a meno.

Facciamo però i conti con i prezzi, che per microfono, luce e webcam sono identici, cioè 99 euro al pezzo. In realtà costa 99 euro anche la Stream Deck Neo, un prezzo interessante che la posiziona come un’ottima scelta per chi ha bisogno di una Stream Deck, ma ritiene i sei tasti del modello “Mini” troppo pochi, ma che vuole spendere il meno possibile.

Il costo della webcam è un po’ sopra al desiderabile, considerando le prestazioni che offre, alla pari di modelli che costano una trentina di euro in meno. La Keylight Neo non è regalata, ma vale ogni centesimo. Il microfono è anch’esso un po’ più caro del previsto, anche se si posiziona proprio in mezzo tra i modelli “mini” (Logitech G Yeti Orb, HyperX Solocast, Razer Seiren Mini) che sarebbero sufficienti per offrire una qualità audio similare, ai modelli di fascia più alta (Logitech G Yeti GX / Blue Yeti, HyperX QuadCast, Blue Yeti Nano, Elgato Wave:3) che costano 20 / 40 euro in più, ma che offrono un audio migliore.

Quindi ritengo che nonostante l’esperienza d’uso sia stata buona, pressoché con tutti i prodotti, Elgato dovrebbe posizionarli meglio, almeno una ventina di euro in meno, quindi attorno alle 79 euro - ad accezione della Key Light Neo.

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