Lo studio di produzione di videogiochi Electronic Arts ha confermato di aver subito un furto di ben 780 GB di dati privati, tra i quali sembrano essere presenti anche i codici sorgente di FIFA 21 e del Frostbite Engine. EA ha già assicurato ai videogiocatori che non è stato rubato alcun dato personale a loro appartenente, e la portavoce dell'azienda ha dichiarato che l'intrusione riguarda solamente i codici sorgente di alcuni videogiochi e vari tools utilizzati per la loro produzione.
Non si tratta di un ransomware, poiché gli hacker che hanno effettuato l'attacco avrebbero già messo in vendita i dati rubati su alcuni forum. Considerando che il codice sorgente del Frostbite Engine, che è il motore grafico utilizzato in tutti i videogiochi top di EA, ha un valore smisurato, e non solo in termini economici: potrebbe tornare utile a uno sviluppatore così come alle persone che si dilettano a creare codici e hack per i vari videogiochi: non abbiamo dunque idea di quale potrebbe essere la cifra ricavata dagli hacker, semmai riuscissero a completare la vendita.
EA è comunque solo una delle grandi aziende colpita di recente da un attacco hacker: ricordiamo quello subito a febbraio da CD Projekt Red, alla quale sono stati rubati i codici sorgente di alcuni videogiochi e poi rivenduti offline per la cifra (comunque mai verificata) di 7 milioni di dollari. In ogni caso, EA ha dichiarato di aver già migliorato i propri sistemi di sicurezza e che in ogni caso l'azienda non si aspetta che questo evento possa avere un impatto negativo sui propri affari o sui videogiochi prodotti / in produzione. Le forze dell'ordine, prontamente avvisate, sono già al lavoro per effettuare le valutazioni del caso e indagare più a fondo sulla questione.
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