É la fine di un'era: il Giappone dice finalmente addio ai floppy disk

L'Agenzia Digitale del Giappone ha annunciato che non utilizzerà più floppy disk obsoleti per gestire i suoi sistemi informatici governativi.

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a cura di Giulia Di Venere

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In Giappone, l'Agenzia Digitale ha annunciato mercoledì la conclusione della dipendenza del governo dall'uso dei floppy disk nei suoi sistemi informatici, conservando questa tecnologia solamente in un sistema di restrizione ambientale per il monitoraggio del riciclo dei veicoli.

Il Ministro Digitale, Taro Kono, ha dichiarato con entusiasmo: "Abbiamo vinto la guerra sui floppy disk il 28 giugno!"

L'iniziativa di eliminare le tecnologie datate, come i floppy disk, è stata avviata dallo stesso Kono dopo la sua nomina all'Agenzia nel 2022. Circa 1.900 procedure governative in Giappone facevano precedentemente uso di floppy disk, fax, CD e MiniDisc. Questi mezzi sono considerati obsoleti in molte altre parti del mondo, ma sono rimasti in uso per specifiche necessità fino a tempi recenti.

Il Giappone, tuttavia, non è stato l'unico Paese a mantenere l'uso di floppy disk ben oltre il loro periodo di normale utilizzo. Fino al 2019, anche il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti utilizzava dischi floppy da 8 pollici per gestire il suo Sistema di Comando e Controllo Automatizzato Strategico (SACCS), un sistema informatico degli anni '70 che riceveva codici di lancio nucleari e inviava messaggi di emergenza ai centri militari e alle fonti sul campo.

La decisione di modernizzare le tecnologie utilizzate nelle strutture governative e militari evidenzia un passaggio importante verso sistemi più sicuri e efficienti, mitigando i rischi associati all'uso di tecnologie antiquate e migliorando la gestione delle informazioni sensibili.

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