Draft 802.11n, presente burrascoso e futuro incerto

In questo articolo daremo qualche occhiata allo scandalosamente basso livello di interoperabilità che affligge questi dispositivi. Esamineremo i loro rapporti di "buon vicinato", capiremo se hanno risolto i problemi di interferenze precedentemente rilevati con LAN wireless 802.11g adiacenti.

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a cura di Tim Higgins

Introduzione

Nella prima parte di questo articolo abbiamo dimostrato che i costruttori di prodotti wireless basati su protocollo 802.11n hanno ancora tanta strada da percorrere prima di poter trasformare in realtà le promesse di questa tecnologia: maggiore velocità e copertura di distanze più elevate. In questa installazione daremo qualche occhiata ai dettagli, in particolar modo allo scandalosamente basso livello di interoperabilità che affligge questi dispositivi. Esamineremo anche i loro rapporti di "buon vicinato", capiremo se hanno risolto i problemi di interferenze precedentemente rilevati con LAN wireless 802.11g adiacenti.

La maggior parte di questi dispositivi fa a pugni con gli altri

Per i test di interoperabilità abbiamo incluso i prodotti utilizzati nella prima parte dell'articolo, più un ulteriore contendente basato su chipset Broadcom Intensi-fi: il Netgear RangeMax NEXT WNR834B. Il Linksys WRT-300N è stato escluso da questo giro in quanto l'avevamo in prestito solo per i test precedenti e successivamente non è più stato disponibile. Due prodotti basati sull'Intensi-fi da contrapporre ai Buffalo sono comunque più che sufficienti. Vogliamo farvi notare che anche le schede CardBus in prova WNR834B e WN511B sono state fornite da Netgear.

Alla fine abbiamo incluso nei test anche due set di prodotti 802.11g: il chipset Broadcom 54g, rappresentato dal router WRT54G e dalla scheda per notebook WPC54G (VI), l'Atheros Super-G, usato dal router D-Link DGL-4300 e dalla scheda DWL-AG660 (scheda dual-band).

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