No, non è fantascienza: da oggi è possibile utilizzare la criptovaluta per i pagamenti di beni alimentari come cibo e bevande presso tutti i fast food Pizza Hut del Venezuela! La novità è stata annunciata dal partner commerciale della catena chiamato CryptoBuyer con un post su Twitter.
Avete capito bene, da oggi in tutti i Pizza Hut del Venezuela è possibile pagare i propri acquisti utilizzando le criptovalute. Verranno accettati Bitcoin, Dash e i meno conosciuti XPT, criptovaluta del partner di Pizza Hut, CryptoBuyer.
L'annuncio è stato dato su Twitter dal profilo ufficiale di CryptoBuyer:
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Richard Elkhouri, CEO di Pizza Hut in Venezuela, ha spiegato: "Oggi Pizza Hut cerca di andare di pari passo con l'innovazione tecnologica, con il supporto di ciò che la tecnologia offre ogni giorno per potersi mantenere ed evolvere sul mercato".
CryptoBuyer è una società con sede a Panama che opera in America Latina sin dal 2015. Come ricorda TweakTown, CryptoBuyer ha agito come fornitore di servizi ATM per punti vendita e criptovalute nella regione. Visti i recenti problemi economici con l'iperinflazione, il Venezuela ha un disperato bisogno di un cambiamento nei metodi di pagamento e nel valore della valuta. È qui che entra in gioco la criptovaluta.
Ad oggi, Pizza Hut ha più di 18700 ristoranti in tutto il mondo. È la più grande catena di pizza al mondo, in termini di sedi, e in Venezuela sta affrontando la "nuova realtà" seguendo da vicino i modelli di consumo, incorporando tecnologia e innovazione.
Pizza Hut ha condiviso con Elaxioma l'importanza di costruire la fedeltà al marchio dando priorità alla qualità del prodotto, perché dall'esperienza di Pizza Hut, sono i clienti tradizionali, quelli fedeli, proprio quelli che hanno accompagnato e sostenuto il mantenimento del marchio in tempi economici difficili come la pandemia, per il mondo, così come il particolare caso economico del Venezuela.
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