Consumi
Consumi in idle
I consumi in idle sono i più importanti per un SSD consumer. Data la velocità con la quale completano le operazioni, è questo lo stato in cui gli SSD passano più tempo. Le soluzioni enterprise sono usate con più frequenza e quindi i consumi in idle, seppur importanti, passano in secondo piano.
Gli M500 mostrano consumi in idle elevati. È un risultato importante per gli utenti mobile che vogliono sostituire l'hard disk e non vedere più soffrire la batteria del proprio portatile.
Consumi medi PCMark 7
Registrando i consumi durante il carico di lavoro, persino uno relativamente pesante, vediamo un uso medio abbastanza simile ai valori in idle. Il consumo massimo può raggiungere un picco abbastanza evidente, ma la richiesta energetica vista durante PCMark 7 è abbastanza leggera.
Tutte e quattro le unità raggiungono consumi in idle simili. Quando PCMark 7 mette in moto i propri test, vediamo dei picchi corrispondenti al maggior carico, specialmente quelli innescati dalle scritture su ogni unità. I consumi massimi variano in base alla capacità.
Lo squadrone di M500 segue lo stesso comportamento della maggior parte delle altre unità, registrando consumi leggermente più alti rispetto all'idle durante una sessione completa di PCMark. L'intera gamma Crucial finisce nella metà inferiore di questa classifica, anche se i risultati non sono male considerando quanto scala l'energia in base all'idle. Di media, l'aumento è solo di pochi milliwatt.
Consumi massimi
Non c'è molto da dire sul consumo massimo. Solo pochi carichi portano gli SSD a questo livello. È un test più importante in ambito aziendale, in cui il consumo massimo è una variabile critica per quanto concerne il costo di proprietà.
Come potete vedere, il modello da 960 GB usa più energia rispetto agli altri modelli: 5,3 watt è comunque un numero ragionevole per un SSD ad elevata capacità. Il Samsung SSD 840 EVO da 1 TB si piazza però un po' meglio, nonostante la memoria NAND Flash TLC.