CrowdStrike offre 10$ per scusarsi di aver causato una crisi globale

CrowdStrike ha pensato bene di scusarsi del disastro causato con una Gift Card da 10 dollari... Che a quanto pare nemmeno funziona.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Dopo aver causato il blocco di milioni di computer in tutto il mondo a causa di un aggiornamento difettoso, la società di cybersicurezza CrowdStrike ha offerto ai suoi partner un buono regalo Uber Eats da 10 dollari come gesto di scuse per il grave disservizio.

Secondo quanto riportato da diverse fonti, martedì CrowdStrike ha inviato un'email ai partner offrendo il buono regalo come riconoscimento per "il lavoro aggiuntivo causato dall'incidente del 19 luglio". L'email, firmata dal chief business officer Daniel Bernard, esprimeva "sentite scuse per l'inconveniente" e gratitudine verso i partner.

Il buono regalo Uber Eats, del valore di circa 10 dollari (o 7,75 sterline nel Regno Unito), era accompagnato dal messaggio: "Per esprimere la nostra gratitudine, il vostro prossimo caffè o spuntino notturno è offerto da noi!"

L'outage ha causato ritardi negli aeroporti e paralizzato innumerevoli aziende in tutto il mondo.

Tuttavia, alcuni destinatari hanno segnalato problemi nel riscattare l'offerta, ricevendo un messaggio di errore che indicava la cancellazione del voucher. Un portavoce di CrowdStrike ha confermato l'invio dei buoni regalo, spiegando che Uber li aveva segnalati come frode a causa dell'elevato tasso di utilizzo.

Per chi non fosse a conoscenza dell'accaduto (difficile, visti gli enormi disagi causati), venerdì scorso CrowdStrike ha rilasciato un aggiornamento difettoso che ha reso inutilizzabili circa 8,5 milioni di dispositivi Windows. Le conseguenze sono state estremamente gravi, visto che sono state paralizzate diverse attività commerciali in tutto il mondo e ci sono stati enormi problemi anche in aeroporti e ospedali.

L'azienda ha poi spiegato che un bug nel processo di verifica degli aggiornamenti ha permesso al codice difettoso di superare la validazione, nonostante contenesse dati problematici. Il CEO George Kurtz e il chief security officer Shawn Henry hanno rilasciato dichiarazioni di scuse pubbliche, Kurtz ha sottolineato l'importanza della fiducia dei clienti e partner, promettendo piena trasparenza sulle cause dell'incidente e sulle misure preventive future.

Henry ha espresso il suo profondo rammarico su LinkedIn, definendo gli ultimi due giorni come "le 48 ore più difficili in oltre 12 anni". Ha ammesso che la fiducia costruita nel tempo è stata persa in poche ore, descrivendolo come "un pugno allo stomaco".

Certo un buono regalo da 10 dollari non è granché come segno di scuse visti i disagi generati, ma la cosa davvero importante è che episodi come questo non capitino ancora, così da evitare possibili disastri ancora più grandi. 

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