Raffreddamento e temperatura

La nuova CPU a basso consumo di AMD, l'Athlon 2000+, si presenta come un concorrente diretto dell'Atom 230, con un consumo di soli 8 watt. Questo processore si è dimostrato potente ed economico. Ma non può entrare in ogni configurazione, perché è decisamente più grande della controparte Intel.

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a cura di Tom's Hardware

Raffreddamento e temperatura

Poiché l'Athlon 64 2000+ è un processore desktop, usa un dissipatore comune. Per il test abbiamo usato il dissipatore fornito in dotazione con il processore Sempron LE-1100 a 45 watt. Il corpo è in alluminio.

Dato che il dissipatore è sproporzionato rispetto al calore prodotto dal processore, abbiamo misurato solamente una differenza di 2 °C tra la modalità idle e quella a pieno carico. Con la ventola attiva, la temperatura non supera i 27 °C .

Abbiamo provato a rimuovere la ventola.

Data la grandezza del dissipatore rispetto al consumi dell'Athlon 64 2000+, abbiamo misurato la temperatura dopo un'ora d'uso. Con raffreddamento passivo, la temperatura del core è salita a 39 °C in idle e a 55 °C a pieno carico, dopo un'ora.

Il chipset 780G non richiede molta energia e perciò può essere raffreddato usando solo due piccoli dissipatori. L'Athlon 64 2000+, a causa delle sue prestazioni ridotte, limita la prestazione della grafica integrata, perciò la GPU del 780G non si trova mai a operare sotto condizioni di carico elevato e il Northbridge può lavorare senza dissipazione attiva. Giusto per essere sicuri, abbiamo usato una scheda madre Gigabyte GA-MA78GM-S2H con l'Athlon 64 2000+ per oltre 12 ore con carico al 100% senza alcun problema.

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