"CPU 100 volte più potenti se abbinate al nostro chip", la promessa della startup Flow

La startup finlandese Flow Computing sostiene che sia sufficiente abbinare il suo chip a qualsiasi CPU per incrementarne prestazioni, anche di 100 volte.

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a cura di Marco Pedrani

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La startup finlandese Flow Computing sta portando avanti un progetto che potrebbe essere, per molti versi, rivoluzionario: raddoppiare le prestazioni di qualsiasi CPU semplicemente aggiungendo il suo chip proprietario, con aumenti fino a 100 volte attraverso ottimizzazioni software. Inutile dire che se la tecnologia dovesse funzionare davvero, cambierebbe completamente le carte in tavola.

La tecnologia, denominata Parallel Processing Unit (PPU), è il frutto di ricerche condotte da VTT, un'organizzazione di ricerca supportata dallo stato finlandese e principale investitore di Flow. I fondatori della startup ammettono che le loro affermazioni possono sembrare irrealistiche, anche considerando che se fosse così semplice incrementare le prestazioni delle CPU, aziende come AMD e Intel ci avrebbero già pensato; ma allora cosa si nasconde dietro le loro dichiarazioni?

Flow è al lavoro su qualcosa che è teoricamente possibile, ma che non è ancora stato creato da nessuno. In poche parole, la PPU si occupa di spostare le attività dentro e fuori la CPU più velocemente rispetto a quanto fatto finora, migliorando enormemente le prestazioni del processore.

La startup ha sperimentato la tecnologia dimostrandone l'efficacia, inoltre sta già lavorando a strumenti di ricompilazione per facilitare l'ottimizzazione del codicein modo che le applicazioni funzionino al meglio in presenza di una PPU. Flow afferma di essere riuscita a ottenere miglioramenti fino a 100 volte con codice altamente ottimizzato, senza la necessità di riscriverlo del tutto.

Difficile dire se i produttori di chip sposeranno questa novità, ma l'analista Kevin Krewell, di Tirias Research, suggerisce prudenza in merito all'adozione da parte dell'industria. C'è da dire però che il potenziale è notevole, specialmente nel settore dell'intelligenza artificiale attualmente dominato dagli acceleratori grafici NVIDIA; la possibilità di incrementare di molto le prestazioni di una CPU senza fatica potrebbe attirare l'interesse di molte aziende, segnando il successo di Flow.

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