ADATA XPG SX900 e Premiere Pro SP900

Test - Recensione di dieci diverse unità a stato solido, con capacità di 240 e 256 GB. Tra queste l'ADATA XPG SX900, il Premiere Pro SP900 e le soluzioni Corsair Neutron GTX e Neutron.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

ADATA XPG SX900 e Premiere Pro SP900

I primi SSD di ADATA dotati di controller SandForce di seconda generazione appartenevano alla famiglia S511. Erano dotato di memoria NAND ONFi sincrona e configurata con un over-provisioning del 7%.

Alcuni mesi fa però SandForce ha iniziato a offrire ai propri partner un modo per disabilitare completamente l'over-provisioning, aumentando così lo spazio accessibile all'utente, arrivando anche al totale dei 256 GB offerti dall'unità.

ADATA è tra quelli che hanno preso la palla al balzo, creando gli SX910, SX900 e SP900. Come abbiamo visto spesso, la differenziazione nel panorama SSD dipende da diverse interfacce NAND e tecnologie. L'SP900 è il modello meno costoso, con memoria NAND asincrona prodotta a 25 nanometri. L'SX900 e l'SX910 godono sempre di memoria a 25 nanometri, ma sincrona - quindi più veloce.

L'SX900 e l'SP900 hanno tre anni di garanzia. L'SX910 è identico all'SX900 ma ha cinque anni di garanzia. Nelle letture e scritture casuali 4 KB, nelle letture sequenziali 128 KB le prestazioni che vediamo dall'ADATA SX900 e dall'SP900 sono quasi identiche. Strano, vero? Il fatto è che (come sappiamo dai nostri test) a 120/128 GB c'è una differenza rilevante, ma a 240/256 GB c'è abbastanza NAND da saturare ogni canale, nonostante l'interfaccia di memoria più lenta dell'SP900 (che in realtà non è affatto lento).

Vediamo il salto maggiore nel test di scrittura sequenziale 128 KB. Quando operano su dati comprimibili, entrambi gli SSD raggiungono grandi prestazioni. Limitando il carico di lavoro a dati incomprimibili le cose cambiano e l'SX900 è circa 60 MB/s più veloce con una queue depth di due.

Leggi altri articoli