Ivy Bridge: un gioiellino dalla testa calda
I Core i7-3770K e Core i7-2600K hanno frequenze simili. La CPU Ivy Bridge opera a 3.5 GHz e può accelerare fino a 3.9 GHz con un singolo core attivo grazie al Turbo Boost, e offre un ampio margine termico. Sono le stesse frequenze del Core i7 2700K, che sfortunatamente non avevamo a disposizione, così abbiamo usato un Core i7 2600K che lavora a 3.4 GHz e accelera in Turbo Boost a 3.8 GHz.
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Successi iniziali
I processori Ivy Bridge possono modificare il moltiplicatore durante l'attività, una caratteristica certamente apprezzabile, perché non è necessario riavviare tra una modifica e l'altra; era già possibile con i chip AMD, e Intel si è messa in pari.
Con Extreme Tuning Utility di Intel poi abbiamo potuto modificare le impostazioni del nostro Core i7 3770K direttamente da Windows. Abbiamo portato il 3770K sopra i 4 GHz senza alcun problema, anzi siamo arrivati facilmente a 4.6 GHz. Poi sono apparsi i primi chiari segni d'instabilità, che abbiamo provato a contrastare aumentando la tensione di core.
Problemi alle alte frequenze
Nonostante diverse modifiche alla tensione di core, persino sotto i 4.5 GHz il nostro Core i7-3770K Ivy Bridge entrava in throttling termico (riduzione della frequenza per contenere la temperatura). In altre parole, il nostro Core i7 3770K overcloccato è stato sempre troppo caldo, anche con le impostazioni di tensione standard.
Core Temp 1.0 RC3 riporta che il nostro Core i7-3770K raggiunge i 90-100°C (194-212°F) internamente quando è a 4.5 GHz. Non c'è da stupirsi quindi che sia scattata la protezione termica, che ha ridotto la frequenza a circa 3.5 GHz, cioè quella nominale. A scopo di confronto, diamo uno sguardo alle letture Core Temp dei processori basati su architettura Sandy Bridge e Sandy Bridge-E:
Anche il nostro Core i7-2600K è diventato abbastanza caldo, ma ben al di sotto dei 90°C. Il risultato è che il sistema ha mantenuto la propria frequenza overcloccata a quasi 4.8 GHz. Si tratta di 300 MHz in più rispetto alla nuova CPU Ivy Bridge!
Persino il nostro Core i7-3960X (Sandy Bridge-E con 2,2 miliardi di transistor) ha mostrato temperature migliori. Ogni core è rimasto a circa o sotto 81°C all'incredibile frequenza di 4.7 GHz.