Consiglio pratico: Sandy o Ivy Bridge?
Ivy Bridge dissipa il calore in un die molto più piccolo rispetto a Sandy Bridge e usa un meccanismo meno efficace per trasferirlo lontano dal die. Quando i quattro core del processore overcloccato sono saturati, l'aumento di temperatura si verifica così rapidamente che s'innesca il meccanismo di protezione termica e le frequenze scendono.
Succede così in fretta che non siamo riusciti a prendere uno screenshot di Core Temp. Il salto è stato fenomenale, e ha richiesto meno di un secondo dall'idle alla temperatura di throttling. Alla fine, abbiamo dovuto usare uno script per ottenere l'agognata immagine.
Liberarsi di tutto quel calore
Il sistema di raffreddamento dev'essere efficace e veloce. Purtroppo però ad aria la protezione termica si attiva troppo in fretta, prima che la ventola possa accelerare e compensare la temperatura; cambiare la pasta termica è possibile ma molto rischioso, e non lo consigliamo. La via più pratica è un sistema di dissipazione più potente. 
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Raccomandazioni
I processori Ivy Brigde raffreddati ad aria non si possono overcloccare quanto i Sandy Bridge. Gli overclocker alla ricerca del processore migliore da questo punto di vista dovrebbero tenerlo ben presente: forse Sandy Bridge è ancora la scelta migliore.
Se la scalabilità non è una grande preoccupazione, Ivy Bridge è invece la scelta più naturale. Le sue prestazioni per clock sono maggiori di alcuni punti percentuali, almeno a parità di frequenza o quasi: dopotutto un processore Ivy Bridge a 4.5 GHz batte una soluzione Sandy Bridge a una frequenza leggermente maggiore.
Quanto all'overclock del Core i7 3770K, fino a 4.2 o 4.3 GHz non ci sono problemi: le temperature sono sotto controllo e le prestazioni impressionanti. Bisogna aggiungere però che un sistema di quel tipo non sarà significativamente più rapido di uno che lavora a frequenze standard.