Microsoft ha rilasciato una nuova versione "nativa" di Copilot per Windows 11, disponibile per tutti gli utenti tramite il Microsoft Store. Questa è la quarta iterazione dell'assistente AI sul sistema operativo di Microsoft negli ultimi sei mesi.
La nuova versione di Copilot viene definita "nativa" da Microsoft, in contrapposizione alle precedenti versioni basate su Progressive Web App (PWA). Tuttavia, nonostante l'interfaccia sia ora più integrata con Windows 11, il funzionamento interno di Copilot rimane fortemente basato sul web.
Il nuovo Copilot utilizza WinAppSDK e WinUI per la shell esterna, che include barra del titolo, icona e cornice dell'interfaccia utente. Internamente però continua a utilizzare un WebView basato su Microsoft Edge per caricare la pagina web di Copilot (copilot.microsoft.com).
Sorprendentemente, la versione "nativa" di Copilot sembra consumare più risorse rispetto alle precedenti versioni PWA. Nei test effettuati, l'app arriva a utilizzare oltre 1GB di RAM, con una media tra 500-600MB.
Questo maggior consumo di risorse è dovuto al fatto che Microsoft ha integrato in Copilot un WebView2 dedicato, essenzialmente una nuova istanza di Microsoft Edge che gira all'interno dell'app.
La nuova versione offre alcune funzionalità aggiuntive a livello di sistema:
- Possibilità di aprire Copilot in una finestra Quick view usando Alt + Space
- Icona nel system tray quando l'app è in esecuzione in background
- Interfaccia più integrata con Windows 11
Tuttavia, persistono alcuni comportamenti che tradiscono la natura web-based dell'app, come pop-up relativi a Edge o l'apertura del pannello download del browser.
Negli ultimi sei mesi, Copilot ha attraversato un'importante evoluzione, trasformandosi per meglio adattarsi alle esigenze degli utenti e alle nuove tecnologie. All’inizio, Copilot era integrato come una sidebar direttamente in Windows 11, offrendo un accesso rapido e comodo alle sue funzionalità. Tuttavia, questa soluzione è stata successivamente rimpiazzata da una web app basata su Bing Chat, spostando l’attenzione verso un’interfaccia più flessibile e orientata all’utilizzo online.
Successivamente è stata introdotta una nuova versione web con un’interfaccia simile a quella di ChatGPT, con l’intento di migliorare l’esperienza utente attraverso un design più intuitivo e familiare. Questo sviluppo ha portato anche al lancio di una versione PWA (Progressive Web App), pensata per enfatizzare le funzionalità di assistenza personale, consentendo un utilizzo più versatile su diversi dispositivi.
Infine, siamo giunti all’attuale incarnazione di Copilot: una versione "nativa" che sembra voler combinare il meglio delle implementazioni precedenti, puntando su un’integrazione maggiormente profonda e un’esperienza utente migliore. Tuttavia, nonostante i continui cambiamenti, l'esperienza complessiva di Copilot su Windows rimane ancora poco coesa e integrata rispetto ad alternative come ChatGPT su macOS.
La definizione di "nativo" data da Microsoft a questa nuova versione di Copilot solleva qualche interrogativo sulla reale comprensione del concetto da parte dell'azienda, evidenziando un possibile divario tra le aspettative degli utenti e l'approccio di Microsoft allo sviluppo delle proprie applicazioni per Windows. Insomma, c'è ancora molto da lavorare.