Come scegliere il NAS giusto per archiviazione personale

Volete ottimizzare la gestione dei file personali tramite un NAS? In questa guida vi spiegheremo come scegliere quello più adatto a voi.

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a cura di Dario De Vita

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Quando si tratta di archiviare dati come foto, video e documenti, le prime soluzioni che vengono in mente sono spesso una chiavetta USB, l'hard disk o SSD del proprio PC, oppure uno dei tanti servizi di cloud storage. Tuttavia, esiste un'alternativa interessante e, per alcuni, più vantaggiosa: il NAS (Network Attached Storage). Se avete già esplorato questo metodo e siete arrivati alla conclusione che un NAS è la scelta giusta per le vostre esigenze di archiviazione personale, ma non sapete come orientarvi nell'acquisto del modello più adatto, qui troverete le risposte alle vostre domande. In questo articolo, vi guideremo infatti attraverso i principali fattori da considerare per fare l'acquisto migliore.

Cos'è un NAS?

Per prima cosa, vediamo cos'è un NAS e come funziona. Si tratta di un dispositivo di archiviazione, esteticamente simile a un PC, che si collega alla rete domestica o aziendale, permettendo di centralizzare e condividere i dati tra vari dispositivi, come computer, smartphone, tablet e altri dispositivi connessi. A differenza di una semplice unità di archiviazione esterna come un hard disk o una chiavetta USB, un NAS è sempre accessibile tramite la rete, il che consente di avere un sistema di archiviazione centralizzato, facile da gestire e sicuro.

Funziona come un piccolo server di file che, una volta configurato, può essere utilizzato da più utenti contemporaneamente, senza la necessità di collegamenti fisici diretti. Inoltre, molti modelli offrono funzioni più avanzate, come la sincronizzazione automatica dei file, la possibilità di fare backup regolari dei dati e l’accesso remoto, che consente di visualizzare o scaricare i dati da qualsiasi parte del mondo tramite internet.

In pratica, un NAS offre un’alternativa più efficiente e flessibile rispetto ad altre soluzioni tradizionali, come l’utilizzo di un disco rigido esterno o del cloud, specialmente per chi ha una grande quantità di dati da archiviare o ha bisogno di un sistema di archiviazione sempre disponibile e accessibile da più dispositivi.

NAS o cloud storage?

Siccome sono entrambi metodi per l'archiviazione dei dati personali, con entrambi che richiedono una connessione internet, è logico domandarsi qual è la differenza tra queste due soluzioni. La differenza principale riguarda il controllo e la gestione dei dati. Con un NAS, i dati sono fisicamente archiviati in un dispositivo che si trova all'interno della propria rete locale, dando all'utente pieno controllo su dove e come vengono memorizzati i file. Questo significa che, sebbene sia necessaria una connessione internet per l'accesso remoto, i dati restano sotto la gestione diretta dell'utente, senza dipendere da un fornitore di servizi esterni.

Al contrario, con il cloud storage, i dati vengono memorizzati su server remoti gestiti da aziende terze, come Google, Dropbox o Amazon. Questo comporta il vantaggio della comodità e dell'accessibilità globale, ma implica anche la dipendenza dal servizio di cloud e, in molti casi, il rischio di limitazioni sulla privacy, poiché i dati sono conservati da una terza parte. Inoltre, nel caso del cloud, lo spazio di archiviazione disponibile è spesso limitato, con possibilità di pagamento per aumentare la capacità.

In sintesi, mentre il NAS offre maggiore controllo e sicurezza sui propri dati, il cloud storage può risultare più semplice da usare e accessibile in modo universale, ma con alcune limitazioni in termini di privacy e gestione dello spazio. La scelta tra i due dipende principalmente dalle proprie esigenze in termini di sicurezza, accesso remoto e quantità di dati da archiviare. Dal punto di vista economico, il NAS richiede un investimento iniziale molto maggiore che, tuttavia, potrebbe rivelarsi la scelta migliore nel lungo periodo, dato che solitamente i servizi di cloud storage si basano su un piano di abbonamento. Con il passare degli anni, infatti, i costi del cloud storage potrebbero superare quelli di un NAS già in funzione, rendendo il NAS domestico o aziendale una soluzione da valutare attentamente.

Come scegliere l'archiviazione del NAS

Dopo avervi illustrato cos'è un NAS e come funziona, è arrivato il momento di concentrarci sugli aspetti fondamentali che influenzano la scelta di acquisto. Essendo quella del NAS una soluzione dedicata all'archiviazione, i componenti chiave su cui porre maggiore attenzione sono gli hard disk e gli SSD. È importante sottolineare che, pur essendo simili a quelli utilizzati comunemente nei PC e nei migliori notebook, gli hard disk e gli SSD per NAS sono progettati per garantire una maggiore durata nel tempo, talvolta sacrificando le prestazioni in favore dell'affidabilità.

Un NAS, infatti, è concepito per funzionare ininterrottamente 24 ore su 24, ed è per questo motivo che è fondamentale scegliere tra i migliori hard disk per NAS. Questi non solo offrono una maggiore resistenza, ma sono anche ottimizzati per consumare meno energia, una caratteristica indispensabile per garantire un funzionamento continuo e sostenibile.

Optate per un hard disk se la vostra priorità è la capacità di archiviazione. Così come per i PC, anche gli hard disk per NAS sono indicati per chi deve archiviare grandi quantità di dati, come foto, video, backup di sistema o documenti aziendali, senza la necessità di chissà quali prestazioni. Optate invece per un SSD se avete bisogno di prestazioni elevate, ad esempio per applicazioni che richiedono un accesso rapido ai dati, come il montaggio video, l'editing fotografico o il supporto di database. In basso, ve ne lasciamo alcuni di diverse tipologie:

Di quanti alloggiamenti ho bisogno?

La capacità di archiviazione di un NAS passa anche attraverso gli alloggiamenti. Un NAS è progettato infatti per supportare uno o più hard disk o SSD. In tal caso si parla di RAID, una tecnologia che permette di combinare più dischi in un unico sistema per ottenere benefici in termini di sicurezza, velocità o entrambe le cose. Ecco una breve panoramica:

  • RAID 0: combina i dischi per massimizzare la velocità e la capacità, ma senza alcuna ridondanza. Se un disco si guasta, tutti i dati sono persi.
  • RAID 1: duplica i dati su due dischi, offrendo la massima sicurezza ma dimezzando la capacità effettiva.
  • RAID 5: richiede almeno tre dischi e utilizza uno spazio equivalente a un disco per la ridondanza. Offre un buon compromesso tra capacità, velocità e sicurezza.
  • RAID 6: simile al RAID 5, ma con due dischi dedicati alla ridondanza. Può tollerare la perdita di due dischi, ma richiede almeno quattro unità.
  • RAID 10: una combinazione di RAID 1 e RAID 0, per alte prestazioni e sicurezza, ma richiede almeno quattro dischi e dimezza la capacità effettiva.

Processori e RAM sono importanti in un NAS?

Come detto, un NAS non è progettato per garantire prestazioni elevate, ma piuttosto per offrire la massima capacità di archiviazione combinata con il massimo livello di sicurezza. Poiché processori e RAM sono generalmente utilizzati in contesti che richiedono un'elevata potenza di calcolo, in un NAS il loro ruolo diventa secondario. Per questo motivo, è comune trovare configurazioni con CPU e RAM essenziali, ben lontane dai migliori processori per PC o dalle migliori RAM da gaming.

Di quali funzioni ho bisogno?

A completare la scelta del NAS ideale sono le eventuale funzioni aggiuntive offerte dal modello specifico. Oltre alle funzioni di base per l'archiviazione e la condivisione, molti modelli includono caratteristiche che possono fare la differenza in base alle varie esigenze. Eccone alcune da considerare:

  • Accesso remoto e applicazioni mobile: se desiderate accedere ai vostri dati ovunque vi troviate, assicuratevi che il NAS supporti l'accesso remoto tramite applicazioni mobili o browser. Questo è utile per chi lavora spesso fuori casa o per chi vuole accedere a contenuti multimediali in viaggio.
  • Server multimediale: alcuni NAS possono fungere da server multimediale compatibile con piattaforme come Plex, permettendo lo streaming di film, musica e foto su smart TV, console di gioco e altri dispositivi.
  • Backup automatico: verificate che il NAS offra software o applicazioni per il backup automatico dei dispositivi collegati, inclusi PC, Mac e smartphone. Questa funzione è essenziale per chi vuole assicurarsi che i propri dati siano sempre al sicuro.
  • Sicurezza e crittografia: per chi gestisce dati sensibili, è importante che il NAS supporti funzioni di sicurezza avanzate, come la crittografia dei dati, firewall integrati e il supporto per VPN. A tal riguardo, vi consigliamo di dare un'occhiata alla nostra guida all'acquisto dedicata alle migliori VPN.

Quali sono i migliori NAS?

Per concludere, vi lasciamo qui sotto una selezione di NAS per semplificare l'acquisto. I modelli che abbiamo scelto rappresentano alcune delle migliori soluzioni disponibili attualmente sul mercato, coprendo diverse fasce di prezzo per soddisfare ogni esigenza.

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1 Commenti

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dire che oggi un nas non ha mai bisogno di un processore e prestazioni buone è azzardato, visto che molti usano il nas anche per la transcodifica su plex, il machine learning sulle proprie foto e video (immich), container e macchine virtuali.
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