TRIM su Mac: solo per hardware che piace ad Apple
Gli SSD scrivono dati con incrementi di pagina da 4KB ma in caso di cancellazione, ogni volta, cancellano sempre 128 pagine o meglio 512 KB. Anche quando scrivete solo pochi byte, un SSD deve leggere, cancellare, cambiare e scrivere un intero blocco.
Questo richiede tempo e usa tutte le celle di memoria nel blocco. È qui che entra in gioco TRIM. È un comando che è supportato da quasi tutti gli SSD disponibili e permette al sistema operativo di dire all'unità quali pagine di memoria non sono più necessarie, in modi che possa cancellarle - se opportuno.
Quando un SSD deve scrivere nuovamente dei dati, può usare le pagine libere in memoria senza doverle prima cancellare. Questo significa che l'SSD può scrivere più rapidamente e in un minor numero di celle di memoria, prolungando così la propria vita.
Per far sì che il comando TRIM funzioni dev'essere supportato dal controller dell'SSD - il quale deve essere AHCI - e dal sistema operativo. Tutte le versioni di Windows 7, Windows 8 e Windows Server 2008 R2, così come il kernel Linux 2.6.33 e successivi e OS X 10.6.8 e successivo supportano TRIM.
I PC non hanno problemi con nessun SSD dotato di comando TRIM. I prodotti Apple però mostrano una storia differente. TRIM funziona solo con gli SSD originali inseriti da Apple nei propri prodotti, ma non con quelli distribuiti da terze parti. Ci sono utility freeware come TRIM Enabler che però corrono in vostro soccorso oppure altre soluzioni, come abbiamo visto in "Apple MacBook Air: guida passo-passo all'aggiornamento dell'SSD".
![]() | Samsung MZ-75E250B SSD 850 EVO | |
![]() | Kingston 120GB unità a stato solido interno SSDNowV300 | |
![]() | Samsung MZ-7TE500BW SSD 840 EVO, 500GB | |
![]() | Intel SSD 2,5 480GB, 530 | |
![]() | Corsair Force LS SSD 2,5, 60GB |
In alcuni casi per abilitare TRIM basta il semplice click su un tasto. Per capire quanto bene funzionasse TRIM Enabler abbiamo installato un SSD Samsung 840 Pro in un MacBook Pro e fatto qualche prova.