Col nuovo Task Manager potremo monitorare la CPU come si deve

L'ultima build insider di Windows 11 integra miglioramenti al Task Manager che unificano il calcolo dell'utilizzo CPU tra le diverse schede.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

La confusione che regna nell'interfaccia di Task Manager di Windows 11 sta per essere finalmente risolta da Microsoft, che ha annunciato importanti modifiche al sistema di calcolo dell'utilizzo della CPU. Per anni gli utenti hanno dovuto confrontarsi con un'incongruenza frustrante: valori diversi visualizzati in schede diverse dello strumento, generando perplessità anche tra gli utenti più esperti, che per questo si sono sempre affidati a programmi di terze parti.

Un problema di coerenza nascosto in piena vista

Aprite Task Manager sul vostro PC Windows e osservate con attenzione: il valore di utilizzo della CPU mostrato nella scheda Processi è spesso significativamente diverso da quello visualizzato nelle schede Prestazioni o Utenti. Questa discrepanza non è dovuta a fluttuazioni naturali del carico di lavoro, ma a un problema strutturale nell'applicazione.

La causa di questa incoerenza è sorprendentemente semplice: Task Manager usa metodi di calcolo differenti per ciascuna delle sue schede. Una scelta di progettazione che, nel tempo, ha creato più confusione che chiarezza per gli utenti.

La soluzione nelle nuove build Insider

Microsoft ha distribuito la scorsa settimana nuove build di Windows 11 per gli iscritti al programma Insider. Gli utenti del Canary Channel possono aggiornare alla Build 27802, mentre quelli del Beta Channel vedranno la Build 22635.5015 o la 26120.3360, a seconda che abbiano scelto di ricevere aggiornamenti basati su Windows 11 versione 24H2. Quest'ultima build è disponibile anche attraverso il Dev Channel.

È proprio nella documentazione della build 26120.3360 che Microsoft ha illustrato l'importante cambiamento: l'unificazione del metodo di calcolo dell'utilizzo della CPU in tutte le schede di Task Manager. Una modifica apparentemente semplice, ma che risolve un problema di lunga data.

La novità introduce metriche standard per visualizzare il carico di lavoro della CPU in modo coerente in tutte le pagine, allineandosi agli standard di settore e agli strumenti di terze parti. Microsoft ha pensato anche alla compatibilità con le versioni precedenti: una nuova colonna opzionale chiamata "CPU Utility" sarà disponibile (nascosta per impostazione predefinita) nella scheda Dettagli, mostrando il valore CPU precedentemente utilizzato nella pagina Processi.

Questa standardizzazione renderà l'interpretazione dei dati di Task Manager più intuitiva e affidabile, eliminando una fonte di confusione che ha afflitto gli utenti Windows per anni. Gli amministratori di sistema potranno finalmente contare su valori coerenti quando monitorano le prestazioni delle macchine sotto la loro supervisione.

Tempistiche di distribuzione

Come spesso accade con le funzionalità introdotte nelle build Insider, ci vorrà del tempo prima che questa modifica raggiunga tutti gli utenti di Windows 11. Microsoft sta iniziando a distribuire l'aggiornamento gradualmente, partendo dagli iscritti al programma Insider prima di estenderlo all'intera base di utenti attraverso gli aggiornamenti regolari.

Per chi non può attendere, l'unica opzione è iscriversi al programma Windows Insider ed installare una delle build di anteprima che includono questa modifica. Va ricordato, tuttavia, che le versioni rilasciate in anteprima possono contenere bug e problemi non presenti nelle release stabili del sistema operativo.

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