Hyundai W240D: Bianco e nero
Le regolazioni di fabbrica dello schermo sono molto buone, infatti la temperatura di colore misurata è di 6600 K. Avremmo preferito avere possibilità di regolazione più estese.
Come vediamo dal grafico soprastante, quasi tutti i colori sono perfetti, compresi quelli più scuri.
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La luminosità è troppo elevata per lavorare al PC: anche portando il cursore a zero, raggiungiamo le 270 cd/m2, praticamente il doppio della luminosità raccomandata per un 17 pollici. Ci fa pensare che il W240D sia stato pensato principalmente per giocare, o per scopi multimediali. Hyundai dovrebbe migliorare un po' quest'aspetto, perché giocando per ore ed ore di fronte ad uno schermo tanto luminoso, anche al buio, si rischia di affaticare gli occhi.
Testato al Gretag Eye One Display2, il W240D non rivela grosse sorprese, infatti la ricchezza di colori è in linea con lo standard sRGB. Niente retroilluminazione wide-gamma in vista.
L'uniformità complessiva è molto buona. Siamo ben felici di constatare i grossi progressi realizzati sull'uniformità dei grandi monitor LCD. Sul W240D, i valori di luminosità variano entro il 20% del valore massimo misurato e non si notano aloni luminosi particolarmente fastidiosi, un risultato molto corretto.
Fin qui, il bilancio è stato molto positivo, infatti se le regolazioni disponibili non sono molto numerose, soprattutto per quel che riguarda la temperatura dei colori, quelle preimpostate sono state realizzate con estrema cura ed i colori si dimostrano molto naturali. La luminosità eccessiva rende inutilizzabile il W240D per l'uso d'ufficio.