Hyundai W240D
I monitor Hyundai non sono diventati improvvisamente dei prodotti rari; il fatto è che la società è meno presente nel settore monitor LCD di quanto lo fosse in passato. Hyundai, in ogni caso, non si è dimenticata degli appassionati di videogiochi, a cui deve anche buona parte dei propri ricavi ottenuti negli anni passati. L'esperienza c'insegna che ci possono essere dei cambiamenti di rotta tanto improvvisi quanto provvidenziali: un esempio è il ritorno in grande stile di Iiyama nel mercato degli LCD dopo anni e anni di purgatorio. Riuscirà Hyundai a tornare alla ribalta con il W240D?
|
Hyundai ha fatto le cose in grande. Ha scelto una plastica nera laccata/bianca brillante che garantisce un bel colpo d'occhio. È probabile che, in un periodo in cui il nero laccato è tanto diffuso che è quasi banale, questo design bicolore potrebbe diventare la nuova tendenza nel mondo dell'informatica. Dopo tutto, Apple ha fatto proprio questo sui nuovi iMacs.
Oltre ad essere bello, il W240D è molto ergonomico in quanto è regolabile in altezza, in inclinazione ed ha anche la modalità pivot, non sempre utile su uno schermo in formato wide, ma sempre gradita. Un'altra chicca: si accede ai menu mediante pulsanti a sfioramento, che hanno sostituito quelli classici.
La dotazione è completa: comprende un ingresso HDMI ed una presa YUV, utile per collegare una XBox360. A livello di connettività, sul W240D non abbiamo nulla da ridere. Anticipiamo fin da ora che il metro di giudizio adottato per i 24 pollici è nettamente diverso da quello usato per i 22 o i 19 pollici. Stiamo parlando di prodotti molto costosi, dai 500 euro in su, e che quindi pensiamo debbano fornire un insieme di ingressi e connessioni esteso e completo. I nostri criteri di giudizio sono quindi molto più severi rispetto a quelli adottati per monitor più piccoli ed economici.