Il Commodore 128, successore del popolare Commodore 64, è stato presentato al CES di Las Vegas nel gennaio 1985. Nonostante le migliorie hardware, il computer a 8 bit non riuscì a replicare il successo del predecessore, vendendo solo pochi milioni di unità contro i circa 17 milioni del C64.
Il lancio del Commodore 128 avvenne in un'epoca di transizione per il mercato dei personal computer. Mentre i processori a 16 bit come l'Intel 8086 si stavano diffondendo, Commodore puntò ancora sulla tecnologia a 8 bit, raddoppiando la RAM a 128KB e aumentando la velocità della CPU a 2 MHz. Tuttavia, questa scelta si rivelò poco lungimirante.
Il C128 offriva alcune caratteristiche innovative per l'epoca, come la possibilità di utilizzare due monitor contemporaneamente grazie ai suoi due chip grafici. Inoltre, garantiva la retrocompatibilità con il vasto catalogo software del C64, ma pochi programmi vennero sviluppati appositamente per sfruttare le sue capacità superiori.
Nonostante le limitazioni, il C128 rimane apprezzato da appassionati e collezionisti come versione migliorata del C64. Alcuni giochi ottimizzati per il C128 beneficiavano di grafica e funzionalità avanzate, come l'aggiunta della musica nel classico RPG Ultima V. Sebbene non abbia raggiunto il successo commerciale sperato, il C128 rappresenta un interessante capitolo nella storia dell'informatica personale. Come sottolineato da Heise.de in occasione del 40° anniversario, alcune sue caratteristiche erano all'avanguardia per l'epoca, come il supporto dual monitor.
Tuttavia, la mancanza di software dedicato e l'avvento dei PC a 16 e 32 bit ne limitarono la diffusione. Il C128 rimane comunque apprezzato dagli appassionati come versione potenziata del leggendario Commodore 64, uno dei computer più popolari di sempre.
A 40 anni dalla sua presentazione, il Commodore 128 viene ricordato come l'ultimo tentativo di Commodore di prolungare l'era degli 8 bit, in un mercato ormai proiettato verso architetture più potenti. Nonostante le migliorie hardware, non riuscì a replicare l'enorme impatto del suo predecessore, ma occupa comunque un posto di rilievo nella storia dell'informatica degli anni '80.