Mentre l’interesse generale per il mining è calato rispetto ai massimi storici di qualche mese fa, si tratta di un fenomeno non certo destinato a sparire completamente e chi ha improntato il proprio business su questo tipo di attività è continuamente alla ricerca di nuovo hardware da utilizzare a questo scopo.
Infatti, nonostante il passaggio al modello Proof Of Stake, abbandonando il precedente Proof Of Work, di Ethereum sia sempre più vicino, altre criptovalute continuano ad affidarsi sulla “potenza bruta” per la validazione delle transazioni, come Raven o CHR.
In cerca di facili guadagni, un negozio vietnamita ha deciso di realizzare delle mining rig, ognuna equipaggiata con un massimo di otto schede grafica NVIDIA RTX A4000 da 16GB. Le schede in questione sono state progettate appositamente per workstation e creatori di contenuti, ma in questo caso vengono vendute ai miner per massimizzare i profitti. Ogni macchina, che viene fornita con una garanzia di 36 mesi, è in grado di generare circa 500MH/s.
Rispetto alle schede pensate per videogiocatori, le RTX A4000 presentano un dissipatore blower a singola ventola e frequenze più basse, in modo da garantire un’affidabilità assoluta nel tempo. Inoltre, anche il consumo energetico è relativamente contenuto, in quanto una singola RTX A4000 è in grado di fornire 60-63MH/s a fronte di un consumo di circa 120-125 W, mentre la temperatura si attesa sui 60°C.
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Come successo in altri casi analoghi, non sappiamo se queste centinaia di schede (la maggior parte prodotte da Gigabyte) siano state ottenute in via legale o il negozio abbia approfittato di eventuali lotti “rubati”.
A quanto pare, NVIDIA potrebbe aver progettato l’attuale PCB della GeForce RTX 3090 Ti per supportare anche le future GPU RTX 40 della linea Ada Lovelace. Trovate maggiori informazioni a riguardo nel nostro precedente articolo dedicato.