Lisa Su, il CEO di AMD, non è affatto preoccupata per la carenza globale di chip che caratterizza il settore ormai da mesi. In un'intervista rilasciata ai colleghi di Bloomberg, Lisa Su ha dichiarato che si tratta solo di un "megaciclo" che l'industria dei semiconduttori deve attraversare. Nel corso della sua carriera, afferma, ha visto l'industria attraversare più volte periodi simili in cui la domanda supera di gran lunga l'offerta.
«I semiconduttori attraversano queste fasi», ha confermato Lisa Su a Bloomberg. «Ci sono momenti in cui l'offerta è sensibilmente maggiore della domanda, e altre volte in cui la domanda è maggiore dell'offerta. E questo particolare cicli è speciale, perché ciò a cui stiamo assistendo ora è l'incredibile domanda di tutti i prodotti che richiedono chip, in tutti i mercati».
Non si tratta di un'iperbole. La carenza di chip che stiamo attraversando ha influito sulla disponibilità di prodotti in moltissimi settori, dal mondo dell'automobile alle schede grafiche e i SBC, i computer a scheda singola. Addirittura Newegg ha indetto una specie di lotteria in cui si ha una probabilità ridotta di ricevere l'opportunità di acquistare l'hardware più recente.
«Certo, è pesante da gestire» continua Su parlando della carenza di chip, «ma devo dirlo, questo settore è anche molto bravo a gestire queste situazioni. Ci vorrà un po' prima che lo squilibrio tra la domanda e l'offerta si compensi, ma stiamo lavorando duramente insieme come industria».
Alcuni di questi sforzi includono gli investimenti di AMD e Intel nella produzione di substrati ABF, uno dei materiali che scarseggiano di più in questo periodo. Oppure la partecipazione di moltissime aziende tecnologiche alla Semiconductor Industry Association Coalition, per ottenere 50 miliardi di dollari dal governo degli Stati Uniti per supportare l'industria americana dei chip.
Lisa Su ha poi posto l'attenzione su quando la carenza di chip finalmente finirà e le aziende, probabilmente, si ritroveranno in una situazione capovolta in cui l'offerta supererà la domanda. «Penso che l'importante sia la forza del portafoglio dei prodotti, i mercati a cui ci rivolgiamo. In AMD abbiamo scelto mercati che riteniamo molto resistenti. Tutti avranno bisogno di sempre più computer, che sia quest'anno, il 2022 o il 2023».
È sorprendente scoprire come Lisa Su non sia minimamente preoccupata per quanto riguarda la carenza di chip, giustificando la situazione come un ciclo che si ripete e che è destinato a finire. Sicuramente questa è una buona notizia per tutti gli utenti per questo periodo di scarsa disponibilità.