Le prestazioni di un mouse ottico sono difficili da analizzare a causa dei numerosi fattori che entrano in gioco. Migliorare un solo fattore prestazionale non necessariamente porta ad un risultato migliore. È un po' come accade con le automobili; gomme più larghe, con più scanalature, migliorano la maneggevolezza, ma il comfort e il grip stradale peggiorano in condizioni non ottimali. Per un mouse, le prestazioni finali sono il risultato di un lungo e complesso processo che include l'analisi della superficie, il calcolo delle coordinate e la trasmissione dei dati al computer.
Sia fatta la luce
Il sensore del mouse effettua una serie continua di fotografie dell'interfaccia sulla quale viene spostato. Confrontando queste immagini, il processore calcola le coordinate. Ovviamente, per ottime misurazioni, le immagini devono essere buone. Per questo motivo, la prima operazione che viene effettuata consiste nell'illuminazione della superficie di lavoro. Fino a poco tempo fa, per effettuare questa azione veniva utilizzato il LED rosso; la superficie rifletteva la luce, messa a fuoco da alcune lenti prima di colpire il sensore. Una recente innovazione introdotta da Logitech rimpiazza il LED con un piccolo laser. Questo laser crea più onde concentrate, la sua luce è maggiormente stabile e produce così un'immagine più dettagliata. Come in un player CD o DVD, i laser sono particolarmente efficaci per la rilevazione delle irregolarità della superficie.
LED
Laser.
Quello che vede un LED
Quello che vede un laser