ByteDance, la società proprietaria di TikTok, prevede di investire fino a 7 miliardi di dollari nel 2025 per accedere alle GPU NVIDIA attraverso servizi cloud situati fuori dalla Cina. L'azienda cinese aggira così le restrizioni statunitensi che le impediscono di acquistare direttamente i chip più avanzati di Nvidia.
Secondo quanto riportato da The Information, ByteDance punta a espandere significativamente l'utilizzo di GPU NVIDIA per i suoi progetti di intelligenza artificiale. Non potendo installare questi processori nei propri data center in Cina a causa delle sanzioni USA, l'azienda sfrutterebbe l'accesso remoto a GPU fisicamente collocate in cloud provider di altri paesi, come quelli del Medio Oriente o dell'Asia.
Questo approccio consentirebbe a ByteDance di utilizzare le potenti GPU NVIDIA H100 per l'IA, pur rispettando tecnicamente i divieti americani. L'investimento previsto di 7 miliardi di dollari renderebbe l'azienda uno dei maggiori consumatori mondiali di hardware per intelligenza artificiale.
Attualmente ByteDance utilizza già GPU NVIDIA di fascia inferiore nei suoi data center cinesi, avendo speso oltre 2 miliardi di dollari per 200.000 unità del modello H20 nel 2024. L'azienda sta anche lavorando con Broadcom per sviluppare propri chip IA entro il 2026, nel tentativo di ridurre la dipendenza da NVIDIA.
Se confermato, questo massiccio investimento in capacità di calcolo per l'IA segnalerebbe l'intenzione di ByteDance di espandere significativamente i propri progetti in questo campo. Attualmente l'azienda gestisce il chatbot Doubao con 51 milioni di utenti attivi, ma potrebbe avere in programma nuove ambiziose iniziative.
La mossa di ByteDance evidenzia anche come le aziende cinesi stiano cercando modi creativi per aggirare le restrizioni statunitensi sull'accesso alle tecnologie avanzate per l'IA. Questo potrebbe spingere gli USA a valutare ulteriori misure per limitare l'accesso indiretto delle aziende cinesi a questi chip strategici.
Resta da vedere se ByteDance riuscirà effettivamente a procurarsi l'accesso a un così elevato numero di GPU attraverso fornitori cloud esteri. La disponibilità di centinaia di migliaia di unità H100 al di fuori degli USA potrebbe rivelarsi una sfida logistica non indifferente.