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Bambu Lab A1 Mini, la stampante 3D economica e perfetta per iniziare | Test & Recensione

La Bambu Lab A1 Mini è una stampante 3D piccola, non troppo costosa, ma completissima, perfetta per chi si approccia alla stampa 3D.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

La stampa 3D è affascinante, soprattutto per chi non ha mai visto una stampante all’opera. Oggi è possibile entrare in questo mondo con una spesa contenuta, e la bella novità è che rispetto al passato è possibile farlo con stampanti di qualità, dotate di molti automatismi e addirittura, con la Bambu Lab A1 Mini, è possibile accedere direttamente alla stampa multi-filamento. Il prezzo della A1 Mini, al momento della scrittura di questa recensione, è di 204,02 euro, mentre il modello combo, quindi quello abbinato al modulo AMS che attiva l’uso del multi-filamento, costa 357,80 euro. Insomma, a poco più di 350 euro potrete portarvi a casa una stampante 3D con funzioni avanzate con cui dare sfogo a tutte le vostre fantasie. Ma quali sono i difetti o le limitazioni di questa stampante? Dopotutto a un prezzo così basso bisogna rinunciare a qualcosa. Lo scopriremo in questa recensione.

Preparazione all’uso

La A1 Mini arriva semi assemblata. All’interno della confezione troverete la stampante, degli attrezzi e, nel caso del modello combo, anche il supporto per il multi-filamento. Ci sono anche alcuni campioni di filamento. Per metterla in funzione dovrete unicamente installare il supporto per la bobina e i tubi Bowden che guidano i filamenti, oltre a rimuovere alcune viti che tengono le parti della stampanti bloccate, in sicurezza, durante il supporto. Anche l’unità AMS richiede solo un piccolo lavoro di assemblaggio, tutto è semplice e ben documentato. A questo prezzo, in passato, era scontato che non ci fosse alcun sistema di autolivellamento del piatto (in realtà ancora oggi alcuni modelli “cinesi” non lo offrono), ma la Bambu Lab A1 Mini si auto regola.

Il caricamento del filamento è super semplice, poiché basterà inserire un’estremità nel tubo Bowden e poi usare lo schermo touch per avviare il caricamento e verrà fatto tutto in automatico. Lo stesso vale se vorrete usare il sistema AMS; se userete delle bobine Bambu Lab o comunque dotate di un RFID, l’AMS potrà rilevare colore e materiale e in automatico memorizzarlo, mentre se userete qualsiasi altro filamento dovrete inserire manualmente queste informazioni facendo semplici scelte dallo schermo touch della stampante. In ogni caso, il software è fatto in maniera tale da non dare niente per scontato e per guidare i neofiti in tutti i processi, basterà solo seguire le istruzioni.

Come è fatta

La Bambu Lab A1 Mini è una stampante compatta, come suggerisce il nome stesso. È dotata di un sistema ad estrusione diretta, con un hotend che può raggiungere i 300 gradi e un sistema che permette di cambiare rapidamente gli ugelli. Questi ultimi sono modelli completi di sistema di raffreddamento e sono tenuti in sede da un sistema magnetico, quindi cambiarli è veramente un gioco da ragazzi.

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Una piccola spazzola su bordo del piatto permette di pulire l’ugello prima della stampa e un piccolo vassoio permette di staccare e depositare gli scarti di filamento. È un sistema che funziona e fai il suo dovere, anche se meno sofisticato rispetto ai sistemi delle stampanti più costose.

Non manca di sensori che permettono di rilevare l’esaurimento del filamento o anche la presenza di filamenti spezzati o aggrovigliati. C’è addirittura una fotocamera, un enorme valore a questo livello di prezzo, caratteristica che non è standard nemmeno su stampanti da 5 volte il costo. Certo, servirà solo per monitorare o catturare dei time-lapse (di bassa qualità).

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L’AMS è essenzialmente un supporto per quattro bobine con i tubi che finiscono direttamente nella testina di stampa. I filamenti vengono caricati all’interno della testina di stampa e poi tirati all’interno dell’estrusore. Per il cambio del filamento la bobina verrà ritratta di pochi centimetri, una soluzione che fa risparmiare molto tempo perché il filamento non deve essere estratto del tutto dal tubo, cosa che invece accade in altri sistemi, come l’MMU di Prusa. L’AMS è dotata dei suoi motori, facilitando la gestione del filamento, e soprattutto evitando problemi di caricamento dato che il materiale è praticamente in tensione per tutto il tragitto. L’area di stampa è di 180x180x180 mm.

Preparazione alla stampa

Bambu Lab offre il proprio slicer, una versione personalizzata di PrusaSlicer. Per preparare il modello per la stampa dovrete usare questo Slicer o, in alternativa, OrcaSlicer. Oltre a caricare il modello e generare il Gcode necessario per la stampa, sempre tramite lo Slicer si può “pitturare” il modello per sfruttare l’AMS.

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Come ogni altro slicer permette di manipolare il modello e accedere a vari preset, che incidono sulla velocità o la qualità della stampa. Insomma, è semplice da usare, a patto che abbiate usato in passato un altro slicer. In caso contrario dovrete prendere un po’ di dimestichezza e vi consigliamo di dare un’occhiata a qualche guida.

Esperienza d’uso

La Bambu Lab A1 Mini permette di stampare alla velocità massima di 500 mm/s, ma mediamente, con i vari preset, la velocità si assesta tra i 200 e i 300 mm/sec. Quindi, considerando la velocità media, è praticamente allo stesso livello di stampanti molto più costose, come la Prusa MK4 (di cui trovate la recensione a questo link), e sotto questo punto di vista è alla pari dei modelli Bambu Lab di fascia superiore, come la X1 Carbon. Piccola non significa lenta, infatti ho stampato la classica Benchy più velocemente rispetto alla Prusa MK4S (che abbiamo recensito qui), che a sua volta è già più veloce della MK4. Posso dirvi che la Bambu Lab A1 Mini, se consideriamo il prezzo di vendita, è praticamente quella che offre il miglior rapporto tra prezzo e velocità di stampa. Se si vuole essere ancora più veloci sarà necessario acquistare una stampante più grande e costosa.

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In termini di qualità, invece, il risultato è buono. Perché anche in questo caso bisogna valutare il rapporto tra il tempo di stampa e il risultato. Certo ci sono delle imprecisioni, soprattutto nelle zone a sbalzo, ma le stampanti che fanno di meglio impiegano almeno il 50% di tempo in più per la stampa. In generale, sui modelli con meno dettagli super precisi il risultato della A1 Mini è ottimo, con superfici uniforme e senza visibili difetti.

La stampa multifilamento impiega molto tempo in più. Nonostante il filamento deve fare poca strada per entrare e uscire dell’estrusore, ogni volta che un colore viene caricato, l’ugello deve essere spurgato e pulito. Inoltre, come al solito, viene stampata una piccola “colonna” a fianco del modello per assicurarsi che il colore del filamento sia quello giusto e non mischiato. Questa procedura può portare anche a raddoppiare, triplicare o peggiorare ulteriormente il tempo di stampa; più colori differenti su strati differenti, più cambi di filamento e spurga deve essere fatta, portando anche a consumare molto filamento.

Il risultato finale non è niente male, anzi, direi che va ben oltre le aspettative. Ma se cercate una stampa multi-colore veloce, non è questa la soluzione e, ad oggi, solo i modelli top di gamma multi-estrusore riescono a fare veramente la differenza.

Verdetto

La Bambu Lab A1 Mini è una piccola stampante 3D il cui unico difetto, se così possiamo definirlo, è l’area di stampa limitata (180x180x180 mm). Perché in termini di velocità è praticamente pari se non superiore a modelli di fascia più alta, è facile da usare, è dotata di un sistema multi-filamento efficiente e la qualità di stampa, seppur non al top della categoria, è comunque più che buona.

Considerando il prezzo, tutti i pregi diventano ancora più importanti e il “difetto” dell’area di stampa inferiore rispetto a tanti altri modelli diventa qualcosa di normale. Circa 200 euro per una stampante come questa, o 350 euro per la versione con multi-filamento è veramente un affare. Dovreste evitarla unicamente se avete bisogno di stampare pezzi più grossi e dividere il modello non è una soluzione fattibile.

La Bambu Lab A1 Mini è probabilmente la miglior stampante 3D con cui iniziare, ma in realtà andrà probabilmente bene anche per utenti più esperti, a patto che non debbano essere fatte stampe di grandi dimensioni.

Per questi motivi conferiamo alla Bambu Lab A1 Mini il nostro Award.

Voto Recensione di Bambu Lab A1 Mini


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Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Veloce

  • Facile da usare

  • Economica

  • Accessorio multi-filamento

  • Ha funzioni disponibili solo in stampanti più costose

Contro

  • Volume di stampa limitato a 180x180x180 mm

Commento

La Bambu Lab A1 Mini è una stampante 3D perfetta sia per chi inizia a stampare che per gli utenti più esperti, che cercano un sistema multi-filamento a un prezzo accessibile. Ha qualche sbavatura, ma visto il costo qualità e velocità di stampa sono davvero ottime; l'unico difetto è l'area di stampa ridotta, che potrebbe essere un problema per chi deve stampare grandi pezzi e non può dividerli.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Bambu Lab A1 Mini

Bambu Lab A1 Mini

Bambu Lab A1 Mini è una stampante piccola e abbastanza economica, ma completissima e con prestazioni da top di gamma. Offre una velocità massima di 500 mm/s e funzionalità avanzate come auto livellamento del piatto e compensazione delle vibrazioni, inoltre tra gli accessori è presente anche un sistema multi filamento.
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