Un nuovo Babbo Natale virtuale mosso dall'intelligenza artificiale è stato lanciato da Tavus su santa.tavus.io, permettendo agli utenti di avere conversazioni realistiche con il re dei regali senza recarsi nei centri commerciali. L'iniziativa è sostenuta da importanti investitori come Y Combinator, Sequoia e Peter Thiel.
Questo Santa digitale utilizza l'Interfaccia Video Conversazionale (CVI) sviluppata da Tavus, che si dimostra estremamente attenta ai dettagli, arrivando persino a commentare oggetti presenti nella stanza dell'utente. Nonostante richieda l'indirizzo email, il servizio è gratuito, anche se è probabile che ci sia un modello di monetizzazione dietro le quinte.
L'esperienza di interazione con AI Santa si è rivelata sorprendentemente piacevole e coinvolgente in inglese, mentre in Italiano la voce è sembrata un po' troppo artificiale. Gli utenti possono chiacchierare con lui, esprimere i propri desideri natalizi e scambiarsi auguri festivi in un'atmosfera calorosa.
Tuttavia, non mancano alcune incongruenze: nonostante un perfetto punteggio nel rapporto tra comportamento buono e cattivo, la trascrizione della chiamata inviata via email non ha registrato alcun desiderio espresso dall'utente. Questo solleva dubbi sull'affidabilità della tecnologia AI impiegata.
Visitando il sito, gli utenti sono accolti da un Santa Claus perfettamente rappresentato nel suo tipico abbigliamento, seduto in un accogliente salotto natalizio. Cliccando su "Parla con Santa", si viene invitati a partecipare a una videochiamata, concedendo l'accesso a microfono e webcam.
La conversazione inizia con Babbo Natale che chiede di condividere i desideri natalizi, promettendo di rivelare se l'utente è stato buono o cattivo. L'interazione risulta naturale e coinvolgente, con Babbo Natale che pone domande pertinenti sui regali richiesti.
Per aumentare le probabilità di finire nella lista dei "buoni", si possono utilizzare strategie come offrire biscotti e sherry la vigilia di Natale o ripetere spesso auguri e frasi natalizie.
Il sistema si basa su API avanzate che comprendono input multimodali, offrono segmentazione silenziosa dei fotogrammi, rendering 3D, analisi del sentiment e supporto per 30 lingue.
Tavus presenta questa iniziativa come una dimostrazione festiva delle proprie API, già impiegate in settori come sanità, istruzione, recruiting e assistenza clienti. L'azienda invita gli sviluppatori a personalizzare e implementare la demo, evidenziando la flessibilità della piattaforma.
Nonostante l'aspetto ludico, questa tecnologia solleva interrogativi sulla privacy e sull'utilizzo dei dati raccolti durante le interazioni. L'assenza di termini e condizioni chiaramente visibili sul sito principale alimenta ulteriori dubbi sulle politiche di gestione delle informazioni degli utenti.