I processori Intel Sapphire Rapids saranno basati sull’architettura Golden Cove, realizzata sul processo Intel 7 (precedentemente conosciuto come Enhanced SuperFin 10nm), e supporteranno Intel Advanced Matrix eXtensions (AMX) per migliorare le prestazioni nei carichi di lavoro di formazione e inferenza. I chip saranno equipaggiati con un massimo di 64GB di memoria HBM2e, otto canali DDR5, PCIe 5.0 e integreranno il supporto per la memoria Optane e CXL 1.1. Il chip Sapphire Rapids si presenta con quattro tile interconnessi tramite connessioni EMIB, ma il sistema lo vede come un die monolitico, e può anche essere suddiviso in quattro diversi nodi NUMA utilizzando Sub-Numa Clustering (SNC).
Di recente, il leaker YuuKi_AnS ha pubblicato alcuni screenshot che mostrano le caratteristiche di un Engineering Sample (ES) a 56 core. Come di consueto, ricordiamo che alcune informazioni, come le frequenze di funzionamento, potrebbero differire dalla versione finale del chip. A ogni modo, il campione in esame aveva 56 core e 112 thread, 112MB di cache L2 e 105MB di L3. Il clock base era di 1,9GHz, mentre il Boost Clock si spingeva sino a 3,3GHz (il Boost single-core arrivava sino a 3,7GHz).
Per quanto riguarda la piattaforma di test, il processore Sapphire Rapids-SP (ES2 QYFS) era stato installato su una scheda madre dotata di Socket E (LGA4677), accoppiato a 1TB di memorie DDR5 con timing di 40-39-38-76. Il PL1 della CPU era di 350W, mentre il PL2 giungeva sino a 420W, sebbene il limite di potenza effettivo imposto nel BIOS fosse addirittura di 764W.
I processori Intel Sapphire Rapids dovrebbero debuttare nel corso del terzo trimestre di quest'anno, andandosi a scontrare con la linea AMD EPYC 7004 (Genoa), la quale potrà contare sulla potenza computazionale dei core Zen 3 e una costruzione sul nodo di processo a 5nm di TSMC.