TheInquirer.net ha avuto modo di parlare con il CEO di ATi Technologies, Dave Orton.
Innanzitutto Orton ha allontanato le voci - provenienti dell'E3 - che volevano ATi pronta a essere acquisita da Intel.
Orton ha poi spiegato come funziona il mercato PC e ha affermato "ATi porterà sul mercato una nuova scheda grafica di fascia alta ogni sei mesi". Tuttavia - come ben sappiamo - l'azienda non fa soldi dai chip di fascia alta, bensì da quella base di proposte minori adatte anche a chi non è un videogiocatore.
A questo punto Dave Orton ha iniziato a parlare di come la tecnologia della sua azienda supera l'intelletto umano, prendendo spunto dalle parole di Bob Colwell - Intel executive - che ha affermato come il mercato grafico sia limitato dall'abilità dell'occhio e del cervello umano.
Orton afferma che la sua azienda chiama tutto questo “eye limiting resolution” (limite della risoluzione dell'occhio); ha ammesso che in futuro si arriverà a un punto dove il cervello non sarà più capace di processare tutti i dati acquisiti dall'occhio. Ha spiegato che l'occhio umano - essendo collegato direttamente al cervello - acquisisce più informazioni di tutti gli altri quattro sensi. Il cervello è dedito all'elaborazione di questi dati, ma talvolta assorbe un numero così elevato di informazioni che come in una CPU fatica a processare.
Orton è stato franco sul futuro del PC e ha parlato anche delle dinamiche di mercato che interesseranno ATi.
Afferma: “Nel 2000 pensavamo che il mercato consumer potesse essere il 50 percento del mercato totale, ma il mercato PC è cresciuto" Il mercato consumer ATi è cresciuto dal 50 al 100 percento in un anno, ma da una base nulla.
In due anni, il mercato digital consumer sarà la terza fonte di reddito di ATi; e i cellulari? Orton riconosce che i dispositivi portatili multimediali saranno "indirizzati a una clientela specifica".