Asus Vivobook S15 (Copilot+ PC) | Recensione

Ora che non ci sono più dubbi sul modello d’uso dei Copilot+ PC, e cioè che non devono essere acquistati con l’intento di mettere l’IA al centro della propria esperienza, possiamo recensire il Vivobook S15, il primo Copilot+ PC (ha senso chiamarlo così?), per le sue doti da classico notebook. 

Per chi si fosse perso le puntate precedenti, vi lascio qui sotto un video in cui spiego tutta la vicenda. Se tuttavia non avete tempo di guardare il video, la spiegazione veloce è la seguente: inizialmente Microsoft ha presentato i Copilot+ PC come dei notebook che basavano l’esperienza d’uso sull’IA (Copilot): dal cambio d’impostazioni di Windows, alla ricerca, alla generazione di testo e immagini, tutto doveva passare dalla semplice pressione del tasto “Copilot” presente sulla tastiera, per poi appunto chiedere all’IA di Microsoft di fare quello che desideravamo. E tutto sarebbe dovuto funzionare in locale, senza la necessità di Internet, grazie alla NPU integrata nella CPU. Tuttavia queste promesse sono risultate vane, perché l’integrazione non è quella promessa ed è sempre necessaria una connessione a Internet. Tutto quello che si può fare oggi con un Copilot+ PC lo si può fare anche con un qualsiasi altro notebook o PC Desktop. La NPU a bordo della CPU può aiutare in alcuni carichi, rendendo tutto più efficiente, ma l’intervento è oggi poco misurabile e, in ogni caso, non cambia l’esperienza.

Ciò nonostante potete trattare questo Vivobook S15 come un qualsiasi altro notebook, con la differenza che è basato su un processore ARM, e questo significa che non tutte le applicazioni per Windows funzioneranno: alcune non partiranno neppure, altro saranno poco stabili e altre ancora avranno prestazioni altalenanti. Comunque molte applicazioni offriranno prestazioni simili a un classico notebook Windows mentre quelle ottimizzate per ARM daranno il meglio. È comunque importante, se vi interessa questo notebook, che facciate un controllo con delle ricerche online per sapere se alcune applicazioni specifiche, per voi molto importanti, hanno problemi o no con Windows su ARM.

Le recensioni degli altri Copilot+ PC

Prima di passare alla recensione, vi lasciamo i link alle recensioni degli altri Copilot+ PC provati.

• HP Elitebook 14 (Copilot+ PC) | Recensione
• Acer Swift 14 AI (Copilot+ PC) | Recensione
• Surface Laptop 15” (Copilot+ PC) | Recensione
• Recensione Samsung Galaxy Book4 Edge, Copilot+ PC

Specifiche tecniche

Il Vivobook S15 è basato sul processore Qualcomm Snapdragon X Elite, ma nello specifico sul modello X1E-78-100, che è la versione meno potente della linea Elite. È un 12 core, con 48 MB di cache (totale), che funziona alla frequenza di 3.4 GHz. La GPU integrata Adreno è in grado di generare una potenza massima di 3.8 TFLOPS, mentre la NPU Hexagon, che è uguale per tutti i modelli, genera una potenza massima di 45 TOPS. Rispetto agli altri modelli, l’X1E-78-100 ha una frequenza massima leggermente più bassa, non ha una modalità boost e la GPU è leggermente meno potente. 

Per quanto riguarda la memoria troviamo 32 GB di LPDDR5x, mentre l’SSD è un modello PCIe 4.0 da 1 TB. Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e un bello schermo da 15.6” OLED, con risoluzione da 2880x1620 pixel e massima frequenza di refresh di 120 Hz. La batteria è da 70 Wh. 

Come è fatto

Vivobook S15 ha dimensioni pari a 35 x 22 cm, per uno spessore di 1,47 cm e un peso di 1,42 Kg. Questi numeri non lo rendono un notebook super compatto, principalmente per via della dimensione dello schermo, ma lo spessore rimane limitato e il peso più che gestibile, quindi se avrete uno scomparto abbastanza grande nel vostro zaino non avrete problemi a portarlo con voi per tutta la giornata. La dotazione di porte è sopra alla media: sulla sinistra avrete una porta HDMI, due USB-C, un lettore di Micro SD e il jack per cuffie / microfono; sulla destra ulteriori due porte USB-A 3.0.

La tastiera è estesa, sulla destra, anche se compatto, c’è un tastierino numerico e ulteriori tasti funzione. Il touchpad è grande quanto tutto lo spazio lasciato a disposizione dalla tastiera, ed è decentrato a sinistra.

Lo schermo ha cornici sottili, non è touch, e non ha la copertura in vetro. Il design in questo caso è vecchio stile, con una cornice in plastica sotto a cui s’infila lo schermo. Al centro della cornice superiore c’è una webcam.

Il sistema di areazione aspira aria dalla parte inferiore e la espelle da dietro. Lo schermo s’inclina di 180 gradi, in pratica diventa piatto su una superficie. La struttura è in alluminio, abbastanza leggero, con una finitura satinata. Rispetto ad altri modelli il look è più economico, sia per il metallo molto sottile, che ovviamente non è solido e si lascia piegare facilmente, soprattutto nella parte dello schermo, sia per la cornice interna dello schermo che è in plastica. Insomma, va bene, da un punto di vista funzionale, ma esteticamente i modelli Samsung, Microsoft e anche HP sono migliori.

Tastiera e touchpad

La tastiera è di tipo esteso, quindi sulla destra, anche se compattato in tasti più piccoli, troviamo un tastierino numerico. Il feeling dei tasti è misto: da una parte il supporto inferiore è solido, e non c’è una sensazione di sfondamento quando si premono, dall’altra la corsa dei tasti è un po’ più lunga del necessario, e anche troppo morbida, il feedback aptico è solo discreto. Pessima invece la scelta della retroilluminazione blu su tasti grigi, con lettere di grandi dimensioni ma sottili. Non è semplice mettere velocemente a fuoco le lettere: addirittura in una stanza poco illuminata l’accensione della retroilluminazione peggiora la situazione perché diminuisce il contrasto offerto dall’illuminazione dello schermo. L’illuminazione, inoltre, fuoriesce dai bordi dei tasti e ciò non aiuta. Infine la barra spaziatrice traballa quando la si preme, con un feedback peggiore rispetto agli altri tasti.

Il touchpad ha una superficie satinata, preferisco i modelli in vetro per la precisione che offrono, ma questo montato sul Vivobook è abbastanza buono. Il click un po’ meno: è un po’ troppo morbido e si ha la sensazione di uno sfondamento superiore al necessario, inoltre se premerete nella metà alta dovrete fare molta più forza e in questo caso si vede chiaramente che si deforma tutta la scocca.

Prestazioni

Per le recensioni di questi nuovi notebook basati su Qualcomm Snapdragon ho deciso di fare solo alcuni test sintetici confrontando i Copilot+ PC tra loro. Attualmente non ha molto senso fare dei confronti con notebook Windows usando benchmark sintetici, poiché non rispecchiano le prestazioni reali. Il motivo è che la piattaforma ARM, su Windows, funziona diversamente quindi potreste avere dei risultati sintetici molto convincenti, ma poi trovarvi con un’applicazione che funziona male, o che non funziona, o che da risultati decisamente inattesi, proprio perché le prestazioni sono legate alla capacità di Prism di gestire quell’applicazione stessa o meno, o dal fatto che un software è stato rivisto per architettura ARM. Insomma, se oggi basate una scelta di acquisto su questi test, farete una cattiva scelta.

Detto questo, nei confronti diretti con altri Copilot+ PC si posiziona nella media dei test fatti, con l’unica differenza riguardante il punteggio multi-core di Cinebench, che è il più alto tra i modelli provati fino ad ora. Questo è probabilmente da ricercare nel sistema di raffreddamento e la scocca più ampia che permette al processore di performare sempre ai massimi livelli; considerate che segna questo punteggio nonostante sia dotato del chip X1E-78-100, leggermente più contenuto in termini di specifiche rispetto al X1E-80-100, montato ad esempio dal modello Samsung e Microsoft Surface 15.

Analisi schermo

Lo schermo del Vivobook S15 è un modello OLED da 15.6”, con risoluzione di 2880 x 1620 pixel e una frequenza di refresh di 120 Hz. I test statici mostrano una gamma media di 2,17 che segue discretamente bene la curva ai differenti livelli di luminosità; non è omogenea ma a conti fatti va più che bene. La massima luminosità in SDR è di 371 cd/m2 e in modalità HDR è di 600 cd/m2, e rispetta le promesse fatte da Asus.

Copre il 100% dello spazio colore DCI-P3 e il 94% dell’AdobeRGB. Per quanto riguarda la precisione dei colori, il DeltaE finale è di 2,24, e ciò significa che uno schermo molto buono. L’errore di precisione è diffuso su tutta la gamma cromatica, ma contenuto, questo significa che rimane bilanciato in termini assoluti.

Autonomia

Nel grafico qui sotto potete vedere un test di autonomia effettuato con una produttività continua (Procyon) fino allo scaricamento della batteria. Lo schermo è stato impostato su 200 cd/m2.

Questo test ci dice che è possibile ottenere un’autonomia per tutto il giorno, quindi potrete uscire di casa serenamente senza caricabatterie. Anche con applicazioni più complesse, non particolarmente ottimizzate, situazione dove il consumo sarà superiore, potete ugualmente contare su una batteria molto capiente. Non è attualmente il migliore in circolazione, ma è nella media. Raggiunge questo risultato con una batteria di capacità superiore ad altri modelli, significa quindi che da parte di Asus è mancata qualche ottimizzazione energetica, una piccola opportunità persa.

Audio

Gli altoparlanti integrati, come al solito, non possono fare miracoli. Le basse frequenze sono molto confuse, con parecchi problemi di resa. Tuttavia la media / medio alta non è male, le voci sono ben riprodotte. Non ascolterete bella musica con gli altoparlanti integrati ma con videochiamate potreste rimanere più soddisfatti rispetto ad altri modelli. In ogni caso un paio di auricolari a portata di mano sarà sempre la scelta migliore.

Webcam

La webcam ha una risoluzione Full HD, ed è dotata di un interruttore per la privacy. La resa è solo sufficiente: in condizioni di scarsa luminosità l’immagine è molto rumorosa e con parecchi artefatti, mentre in condizioni di luminosità buona, l’immagine migliora ma non diventa mai perfettamente nitida. 

Riscaldamento

I test termici mostrano un riscaldamento, sotto elevato carico, di tutta la scocca nella parte alta della tastiera, in prossimità alla zona posteriore di estrazione dell’aria calda. Tutta la zona del touchpad rimane di pochi gradi superiore alla temperatura ambiente e la tastiera è di qualche grado ancora più alta. Probabilmente per via del design dei tasti a isola rialzati, anche sotto carico il notebook si riesce a usare senza troppi fastidi durante la digitazione, se non fosse per la zona alta e centrale della tastiera.

Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo?

Vivobook S15 costa 1399 euro. Dal punto di vista costruttivo è simile a molti altri notebook Asus: sono ben fatti, ma la struttura tende ad essere leggera e non particolarmente solida. Non è un problema, ma è giusto specificarlo perché significa che dovrete stare un po’ più attenti a maneggiarlo rispetto altri modelli. Lo schermo è molto bello e con colori accurati, la qualità audio è sopra alla media, la tastiera invece non mi fa impazzire, ma include il tastierino numerico. L’autonomia è nella media e comunque elevata, basterà per tutto il giorno.