Design
Uno dei punti di forza del T200 sono le dimensioni compatte, che permettono di inserirlo nella borsetta senza problemi. Il coperchio con trama in rilievo è bello da vedere e soprattutto pratico, perché non restano le ditate e favorisce una presa salda, che in un tablet è importante. Sui bordi ci sono il pulsante di accensione, quello Windows, gli altoparlanti, il bilanciere per il volume e alcune porte che permettono di fare a meno della base in molte situazioni. Dietro fa capolino la fotocamera con sensore da 5 megapixel.
La base dock è rivestita con una verniciatura argento opaca da cui emergono i pulsanti della tastiera a isola. Il meccanismo di aggancio è affidato a una cerniera in acciaio inossidabile che sporge leggermente dal pannello retrostante quando il coperchio è abbassato.
Sul fondo della base c'è un vano facilmente accessibile che Asus ha battezzato Hard Drive Bay e che permette di aggiungere senza sforzo un disco rigido per aumentare lo spazio di archiviazione. L'unica cosa da fare per accedervi è procurarsi un cacciavite. Al momento dell'acquisto il vano è vuoto, sta a voi aggiungerne uno se i 32 GB di spazio di archiviazione interna vi stanno stretti.
Le dimensioni sono di 30,4 x 20 x 2,54 centimetri, per un peso di 1,45 chilogrammi. Alcuni ibridi con le stesse caratteristiche pesano meno perché il T200 ha una base un po' più pesante: basta sganciarla e diventa un tablet da 816 grammi che non si distanzia dalla media dei prodotti simili.
Tastiera dock e touchpad
Digitare testi con la tastiera del T200 è piacevole, grazie alla corsa abbasta lunga (1,3 millimetri) che rientra nella media di tolleranza che è compresa fra 1 e 2 mm. I tasti richiedono una forza di attuazione pari a 60 grammi, con fine corsa ammortizzato al punto giusto. Durante la digitazione la base dock è abbastanza stabile, anche se non restituisce una forte sensazione di robustezza.
Il problema più grosso è la dimensione dei tasti freccia, che come spesso accade sui prodotti di dimensioni compatte sono piccoli e difficili da individuare alla cieca. L'altra carenza da segnalare è la mancanza della retroilluminazione, che è d'intralcio quando si cerca di usare il prodotto in modalità tablet in ambienti semibui.
Ottimo invece il touchpad, che ha un'area sensibile che misura 10,4 x 6,3 centimetri con una superficie fluida e reattiva. Non abbiamo avuto problemi nel tracciare le gesture di Windows come lo scorrimento con due dita e il pinch-to-zoom.
Connettività
Sul tablet sono disponibili uno slot microSD, una porta microUSB, l'uscita video microHDMI e una presa jack combinata per microfono e cuffia. Sulla base dock ci sono invece il connettore Ethernet, una porta USB 3.0 e una USB 2.0. Il lettore SD sarebbe stato preferibile perché avrebbe permesso di leggere anche le schede delle fotocamere senza problemi, così invece serve un adattatore esterno, che comunque costa pochi euro.
Le webcam disponibili sono due: una posteriore da 5 megapixel capace di registrare video a 1080p, e una frontale da 2 MP adatta giusto per le videochat e qualche selfie di dubbio pregio.
Display
Oggi come oggi una risoluzione di 1366 x 768 pixel è ritenuta troppo bassa, ma nei prodotti di fascia economica è ancora molto popolare e del resto lo schermo è l'elemento su cui è più facile risparmiare in fase costruttiva. In ogni caso questo display IPS touch da 11,6 pollici visualizza colori carichi e brillanti. L'angolo di visualizzazione è ampio, ma ci si ritrova spesso a spostare la testa e a cambiare l'inclinazione del tablet per evitare i riflessi creati dal trattamento lucido della superficie. Per lo stesso problema i contenuti sono poco leggibili in presenza di un'illuminazione ambientale intensa.
La luminosità che abbiamo misurato è pari a 235 candele, un valore leggermente inferiore alla media degli ultraportatili, che è di 254 candele. In compenso il display del T200 visualizza colori più accurati rispetto ai concorrenti: il punteggio DeltaE è pari a 3,5 (0 è l'ottimo), contro una media degli ultraportatili di 6,53.
In compenso l'sRGB color gamut si ferma al 66,7 percento, contro una media degli ultraportatili del 69,3%.