Connessione Thunderbolt Panther Point

Recensione - Test di alcune schede madre dotate di chipset Z77 Express di Intel a meno di 280 euro. Tra queste troviamo la Gigabyte GA-Z77X-UP5 TH, la Asus Sabertooth Z77 e la MSI Z77A-GD80.

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a cura di Tom's Hardware

Connessione Thunderbolt Panther Point

Quando uscì lo Z77 affermammo che il controller USB 3.0 integrato non era niente per cui emozionarsi, seppure liberasse due delle otto linee PCIe 2.0 del PCH. Non avevamo parlato all'epoca del fatto che la piattaforma poteva gestire fino a tre schede grafiche, perché il diagramma a blocchi che vedete qui sotto è una recente novità Intel.

Intel aveva buone ragioni per non parlare del funzionamento x8/x4/x4 nel momento in cui presentava Z77 Express: ci voleva una CPU che sarebbe uscita solo qualche settimana più tardi. All'epoca vedemmo solo un diagramma a blocchi che suggeriva cosa sarebbe arrivato in futuro.

Poi Intel sembrò cambiare idea e con l'architettura Ivy Bridge passò a un generico diagramma a tre schede che non menzionava Thunderbolt. L'azienda in qualche modo ci ha fatto dimenticare che il mondo dei PC stava restando senza Thunderbolt, che i Mac avevano più o meno dal primo giorno; i produttori di schede madre decisero che era meglio non rinunciare a linee PCIe 3.0 in favore di un controller di seconda generazione, almeno all'inizio.

I processori Intel dedicati all'interfaccia LGA 1155 hanno solo 16 linee PCI Express (gli Xeon per workstation ne hanno 20), che è esattamente quanto serve per le schede grafiche. I dati infatti ci dicono che otto linee sono sufficienti per una scheda con due GPU, ma per un PC di fascia alta il requisito minimo è una configurazione SLI o CrossFire. Per Thunderbolt quindi è necessario trovare un'altra strada.

Persino i progettisti di Intel sembrano convinti che il bandwidth PCIe sia da dedicare prima di tutto alle schede grafiche, come indica il diagramma a blocchi della DZ77RE-75K:

Sulla scheda Intel quattro delle linee PCIe 2.0 vanno direttamente al controller Thunderbolt, e le altre quattro devono gestire tre slot PCIe x1, due controller SATA di terze parti, un controller Ethernet secondario e un hub PCIe-to-PCI. I conti chiaramente non tornano, finché non si considera il dispositivo x1 tagliato fuori dall'immagine, cioè un hub PCIe x4 che deve sostenere il bandwidth di schede aggiuntive FireWire, PCI e PCI Express in una sola linea da 5 Gb/s; una bella faticaccia!

La strozzatura nel bandwidth potrebbe essere ancora peggiore per il controller Thunderbolt a due porte presente sulla Gigabyte Z77X-UP5 TH, visto che in teoria può saturare tutta la banda permessa dalla Intel Direct Media Interface 2.0, che unisce il Z77 Express a un processore LGA 1155. In altre parole, in teoria, i dispositivi Thunderbolt potrebbero assorbire tutta la banda messa a disposizione dal chipset senza lasciare nulla a Ethernet, dispositivi interni, o persino tastiera e mouse. Un incubo!

Crediamo che passerà ancora parecchio tempo, comunque, prima che qualcuno compri dispositivi esterni capaci di una tale "potenza di fuoco", ma il problema teorico resta e ci riporta alla questione più rilevante legata al processore: la scarsità di linee PCIe 3.0. Come Intel, MSI offre una sola porta Thunderbolt con la Z77A-GD80, ma senza forzare la condivisione di una sola linea PCIe su più dispositivi. MSI preferisce infatti eliminare l'hub PCIe, insieme a metà delle relative funzioni. Gli slot PCIe x1 uno e tre  sono collegati alle stesse linee degli slot due e quattro, e quindi non si possono usare simultaneamente. Una scelta simile andrà fatta tra il controller SATA di terze parti e il controller IEEE-1394. 

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