Non calibrato - livello di retroilluminazione massimo
Per vedere come si comporta il PG248Q l'abbiamo confrontato con altri monitor da 24 pollici TN, eccetto l'Asus MG24UQ che è un IPS Ultra HD con FreeSync. Abbiamo inserito il Dell S2417DG, che offre G-Sync e QHD. Gli altri schermi sono FreeSync e FHD: ViewSonic XG2401, AOC G2460PF e Nixeus NX-VUE24A.
Tutti i monitor che offrono ULMB hanno bisogno di un'uscita elevata. La retroilluminazione stroboscopica riduce la luce di un bel po'. Nel caso del monitor Asus si tratta di una riduzione del 50% con l'ampiezza di impulso massima. Ridurre lo slider renderà l'immagine persino più scura. Se decidete di usare questa opzione vi suggeriamo di portare al massimo lo slider della luminosità.
I risultati del livello di nero si collocano a metà gruppo, ma poiché ogni monitor ha un'uscita maggiore, il rapporto di contrasto che ne risulta scende sotto 1000:1. La differenza dal basso all'alto è relativamente ridotta, ma ViewSonic eccelle in questo aspetto con più di 1200:1. Un monitor premium come il PG248Q dovrebbe avere un po' più di mordente.
Non calibrato - livello di retroilluminazione minimo
Il PG248Q non scende a 50 cd/m2, ma il suo livello minimo di 76,3630 cd/m2 lo rende un prodotto usabile in una stanza scura. Il rapporto di contrasto rimane costante a tutte le impostazioni di retroilluminazione, restituendo un'identica percezione di profondità malgrado l'uscita.
Dopo calibrazione a 200 cd/m2
Dato che abbiamo dovuto ridurre il controllo di contrasto per risolvere i problemi di clipping e gamma, l'intervallo dinamico generale ne ha risentito leggermente. Potete vedere anche gli effetti di ULMB. In questo caso è impostato all'ampiezza di impulso più alta possibile, che è quanto più luminosa possa essere. Il nostro risultato di 99,0736 cd/m2 è relativo a un livello di 202,2137 cd/m2 e non rappresenta l'uscita massima disponibile con ULMB. Quella dipenderà dall'impostazione di luminosità. Suggeriamo di impostarlo al massimo per la migliore qualità d'immagine quando si usa la riduzione del blur. Meglio ancora, rimanete con G-Sync a 180 Hz e avrete più luce e contrasto senza motion blur o tearing.
Rapporto di contrasto ANSI
Il contrasto ANSI è un po' più alto rispetto a quello sequenziale, e ciò indica un pannello ben progettato che usa componenti di qualità, specialmente la griglia polarizzatrice. Il contrasto all'interno dell'immagine è perciò forte e riesce a competere con gli altri monitor eccetto il ViewSonic, che quando si parla di contrasto fa classe a sé. Anche se i nostri risultati di contrasto non sono stellari la qualità dell'immagine generale è decente, specialmente se considerate il motion processing che, come leggerete dopo, è senza pari.