Introduzione
Presentata l'anno scorso, la piattaforma LGA 1156 è stata elogiata per le sue prestazioni, ma anche criticata, poiché ha messo fine alle possibilità d'aggiornamento della piattaforma LGA 775. Gli appassionati con budget limitato potevano finalmente accedere ai vantaggi dell'architettura Nehalem, ma tutti gli altri aspetti del design erano rimasti invariati.
Prima di tutto, il controller PCI2e 2.0 nella CPU offriva una latenza inferiore, ma era armato di solo 16 linee, in grado di supportare, al massimo, due schede video. Inoltre, il cosiddetto link PCIe 2.0 lavorava a metà del bit rate originario, cioè 2.5 GB/sec. Questa scelta influenzava i controller SATA 6 GB/sec e USB 3.0, che si ritrovavano a funzionare a prestazioni dimezzate.
Tutto ciò fu una sorta di cortesia fatta ad AMD, che offriva già un supporto completo a USB 3.0 e SATA 6 GB/sec. Nonostante questo, una piattaforma LGA 1156 permetteva di assemblare un sistema a singola GPU dalle elevate prestazioni, anche se i limiti del bandwidth del P55 rimangono imbarazzanti.
ASRock P67 Transformer
Per fortuna questo capitolo della storia Intel è quasi chiuso. Con la presentazione dei processori Sandy Bridge, di cui potete leggere la recensione (Intel Sandy Bridge: la seconda generazione di CPU Core) e un approfondimento sull'efficienza energetica (Sandy Bridge, analisi dell'efficienza energetica), nasce anche il chipset P67 Express, che offre un throughput dell'interfaccia DMI completo per almeno quattro delle otto line PCIe 2.0. Questo significa che i controller USB 3.0 lavoreranno al loro massimo potenziale, mentre i controller PCIe 2.0 x4 diventano una vera opzione per i produttori di motherboard.
Se avete letto il nostro primo articolo, saprete che una motherboard P67, per funzionare, richiede un processore Sandy Bridge. Sbagliato. ASRock vi permette di cambiare motherboard, senza cambiare CPU.