Dopo Asus, MSI e Gigabyte diamo un'occhiata alla gamma di schede madre X570 di ASRock per i processori AMD Ryzen 3000. La lineup si compone di dieci modelli tra cui una Taichi, due Phantom Gaming, due Steel Legend, due Extreme 4, due Pro4 e una Creator. In realtà sarebbero 11, esiste anche la Aqua, ma è un prodotto in edizione speciale.
Partendo come al solito dalla fascia più alta, andiamo ad analizzare le quasi gemelle X570 Taichi e X570 Phantom Gaming X. La sola differenza sta infatti nella porta LAN, da 1GbE nella Taichi e da 2.5 GbE con supporto al software Phantom Gaming LAN che permette di ottimizzare le impostazioni di connessione per dare più banda ai giochi online che alle altre operazioni. Entrambe le schede però supportano Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.
Il supporto all’overclock delle memorie è garantito fino a 4666 MHz+ ed è presente il supporto al Quad SLI di Nvidia e al 3-way CrossFire di AMD. Essendo schede madre pensate anche per appassionati ed overclocker, dispongono di alcune caratteristiche dedicate ai più smanettoni come il pulsante di accensione e reset direttamente a bordo ed un postcode come opzione di diagnostica, utile per capire perché un overclock non va più a buon fine.
Sono tre gli slot M.2 PCIe Gen4 presenti, dissipati da una copertura in alluminio che ricopre tutta la parte circostante agli slot PCIe. Il chipset è invece raffreddato da una un sistema di dissipazione attivo.
La scheda dispone inoltre di una placca posteriore in metallo inserita principalmente al fine di prevenire che dissipatori ad aria o schede video particolarmente pesanti possano piegare la scheda ed anche per fornire una stabilità migliore raffreddando passivamente la scheda.
Il comparto di alimentazione è più pensato per un gamer che per un overclocker, nonostante sia comunque di tutto rispetto. Parliamo infatti di un controller PWM ISL69147 in modalità 6+1 aiutato da doubler ISL6617 per un totale di 12+2 fasi di alimentazione, MOSFET SIC634 da 50A e condensatori Nichicon 12K Black. Per la dissipazione di questi VRM ASRock ha optato per degli heatsink classici in alluminio con una heatpipe che li collega tra di loro per migliorare la dissipazione e l’omogeneità termica.
La mascherina di I/O creata da ASRock per le sue X570 ha la particolarità di poter essere cambiata leggermente di posizione in modo da garantire un’aderenza ottimale con il case che si vuole utilizzare, inoltre è presente la funzione USB Flashback BIOS che permette di aggiornare il BIOS con il solo uso di una chiavetta USB. I prezzi di vendita della Taichi e della Phantom X sono rispettivamente 336,42 euro e di 370,49 euro.
Le X570 Steel Legend/WiFi ax e la X570 Extreme 4/WiFi ax sono anch’esse due schede estremamente simili tra di loro. Tra le poche differenze vi è la presenza della DisplayPort, presente esclusivamente sulla Steel Legend, mentre la Extreme 4 dispone della possibilità di collegare una porta frontale Type-C 3.2.
Per il resto entrambe le schede mettono a disposizione un doppio slot M.2 PCIe 4 Gen con due heatsink associati e i Post Status Checker, ovvero quattro LED che segnalano quale componente sta compromettendo l’avvio corretto del PC, supporto all’overclock delle memorie fino a 4666MHz+ e al Quad CrossfireX.
Il comparto di alimentazione è composto da un controller ISL69147 in modalità 4+2 con doubler ISL6617A esclusivamente sul vCore, per un totale di 10 fasi di alimentazione. I MOSFET utilizzati sono gli stessi SIC634 da 50A presenti sulle due schede di cui abbiamo parlato in precedenza, ma solo sul vCore (non si hanno informazioni sui MOSFET usati per le due fasi dedicate all’SOC). Per raffreddarle, ASRock ha optato per due heatsink classici. Nelle versioni WiFi troviamo inoltre il supporto a WiFi 6 e Bluetooth 5.
Il prezzo di vendita per le versioni standard è di 236,19 euro per la Steel Legend e di 263,73 euro per la Extreme 4. Per le versioni WiFi verrà probabilmente applicato un sovrapprezzo per ciascuna versione.
Passiamo ora ad analizzare il gradino più basso della lineup di ASRock, la X570 Phantom Gaming 4 e la X570 Pro 4. Anche qui, le differenze sono poche, tolto il fatto che la X570 Pro4 supporta una USB Type-C frontale mentre la Phantom Gaming 4 si limita a due Type-A, e che la X570 Pro4 ha un dissipatore per uno dei due slot M.2, si può affermare che le differenze si limitino all’estetica.
Scende il supporto all’overclock delle memorie (fino a 4066MHz+) rispetto alle sorelle maggiori, ma mantengono il supporto a Quad CrossfireX e CrossfireX. Cambia totalmente anche la circuiteria con un controller UP9505PQGW configurato in 4+2 con doubler UP1961SQ sul vCore, per un totale di 8+2 fasi di alimentazione con MOSFET UP1962SD sul vCore (non si hanno informazioni sui MOSFET usati per le due fasi dedicate al SoC).
Per il raffreddamento ASRock ha scelto di impiegare un solo heatsink dove sono allocate le fasi dedicate al processore e lasciare le due dedicate al SoC sprovviste di alcun tipo di dissipazione, quindi sarebbe opportuno evitare overclock dell’iGPU particolarmente spinti. La X570M Pro 4 si presenta identica alla sorella ATX ma perde due porte SATA, che da otto diventano sei, una porta M.2 dedicata all’espandibilità Wi-Fi e un PCIe x1.
Il prezzo di vendita è di 172,13 euro per la Phantom Gaming 4, di 193,26 euro per la x570 Pro 4 e di 181,22 euro per la sua versione micro ATX. Tutte le motherboard presentate da ASRock garantiscono il supporto a Polychrome Sync per gestire i dispositivi con LED RGB.
Chiudiamo con la X570 Creator, scheda madre a sé stante perché pensata in particolar modo per i content creator e per tutti coloro che necessitano che la propria scheda madre sia in grado di tenere tanti core sotto sforzo per molto tempo e che preferiscono un design sobrio e funzionale.
La scheda propone un aspetto molto sobrio con contrasti bianchi e argentei, i due slot M.2 sono entrambi dissipati passivamente da una placca in alluminio. Abbiamo otto SATA, due Thunderbolt 3 e ben 10 USB 3.2 Gen2, di cui ben tre sono Type-C e sette Type-A. Non manca il supporto al Wi-Fi 6 e al Bluetooth 5, ma per avere velocità di connessione ancora più elevate si può contare sul chip Aquantia ACQ107 da 10GbE o su quello Intel I211AT da 1GbE.
Essendo una scheda madre progettata per tenere anche un Ryzen 9 sotto sforzo costante, la circuiteria è stata particolarmente curata da ASRock che ha inserito un controller IR35201 configurato in modalità 6+2 con doubler IR3599 esclusivamente nella sezione vCore per un totale di 12+2 con MOSFET IR3555 da 60A. Il raffreddamento è composto da due dissipatori per i VRM in alluminio collegati da un heatpipe per aumentare la capacità di dissipazione e l’omogeneità termica. Attualmente non conosciamo il prezzo di listino di questo modello.