Asahi Linux è la prima distro che supporta Apple Silicon

È finalmente disponibile, sebbene ancora in versione alpha, la prima distribuzione Linux funzionante nativamente sui chip Apple Silicon.

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Editor

Ormai era solo questione di tempo all'apparizione della prima distribuzione Linux in grado di supportare nativamente il chip Apple Silicon M1. Il suo nome è Asahi Linux e attualmente è disponibile solo in versione alpha, quindi, nel caso voleste provarla in prima persona, è possibile incontrare qualche bug o feature assente. Il sistema operativo viene descritto come un "remix personalizzato di Arch Linux ARM che viene fornito con il desktop environment Plasma completo con tutti i pacchetti base".

Si tratta decisamente di un importante passo in avanti per l'utilizzo di Linux anche sui nuovi computer Apple equipaggiati con i SoC proprietari dell'azienda. In un post sul blog, il team di sviluppo ha dichiarato: "Siamo davvero entusiasti di fare finalmente questo passo e iniziare a portare Linux su Apple Silicon per tutti". Inoltre, questa release è stata pensata per "sviluppatori e power user" e ci si deve aspettare che "le cose siano un po' grezze".

Per quanto riguarda i requisiti, è necessario un computer con M1, M1 Pro o M1 Max (ad esclusione del nuovissimo Mac Studio) con macOS 12.3 o successivo e almeno 53GB di spazio sull'SSD per l'installazione. Piuttosto positivo che il suo utilizzo non influenzerà il livello di sicurezza di macOS, quindi feature come FileVault, l'esecuzione di applicazioni iOS e la visione di NetFlix in 4K continueranno a funzionare correttamente.

Al momento, tuttavia, non funzionano ancora diversi componenti, come DisplayPort, Thunderbolt, HDMI sui MacBook, Bluetooth, accelerazione GPU, accelerazione dei codec video, Neural Engine, CPU Deep idle, modalità sleep, fotocamera e touch bar. Inoltre, alcuni programmi presentano ancora dei problemi in fase di esecuzione, come Chrome ed eMacs.

In attesa di ulteriori sviluppi, se desiderate provate oppure ottenere maggiori dettagli su questo interessante progetto, vi consigliamo di visitare il sito ufficiale.

Leggi altri articoli