ARM pompa a 2 GHz la frequenza dell'architettura Cortex A9, disponibile su licenza ai produttori di processori. Integrata in smartphone e prossimamente in computer portatili, l'architettura sviluppata da ARM abbina finalmente i concetti di potenza e bassi consumi.
"Volevamo cambiare la percezione di ARM votata alla realizzazione di architetture a basso costo e consumi, ma con prestazioni ridotte. Attualmente forniamo un livello di prestazioni veramente interessante, con un gran numero di applicazioni", ha dichiarato Nandan Nayampally, direttore della divisione CPU marketing di ARM.
Un processore dual-core Cortex A9 a 2 GHz, secondo ARM, è in grado di consumare 1,9 watt e avere prestazioni superiori a un processore Atom N270 (1,6 GHz). La frequenza del processore ARM scala insieme al carico di lavoro, contenendo i consumi.
La prima implementazione dell'architettura Cortex A9 sarà negli smartphone con un consumo medio da 200 a 300 milliwatt. I chip dual-core Cortex A9 nei netbook dovrebbero richiedere dai 500 a 600 milliwatt a una frequenza di 1GHz. I primi prodotti sono attesi nella prima metà del prossimo anno.
Nessuna sorpresa tra gli analisti di mercato. "Alzando le frequenze e andando verso un'architettura multi-core si acquistano prestazioni. ARM dovrà far fronte a una forte competizione da parte di Intel, che sta provando a rendere l'architettura x86 a basso consumo. Intel ha sicuramente un prodotto come questo nel proprio radar", ha affermato Dean McCarron, analista di Mercury Research.
La risposta di Intel è attesa all'IDF di San Francisco che si terrà questo mese, in cui dovremmo vedere la piattaforma Moorestown per dispositivi portatili da taschino.
L'analista fa notare come la sfida tra le due aziende non verta solamente attorno ai consumi e alle prestazioni, ma anche attorno al software, dove Intel è indubbiamente avvantaggiata. ARM, non a caso, è appena entrata nella Linux Foundation.