Apple: sta a Microsoft far funzionare Windows sui Mac M1

Secondo Craig Fedrighi sta a Microsoft far funzionare Windows sui nuovi Mac, l'azienda di Redmond ha tutti gli strumenti necessari per farlo.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Con l'annuncio dei nuovi Mac dotati del SoC proprietario Apple M1 è iniziata una nuova era. Non solo i Mac con chip Apple Silicon sembrano aver superato le aspettative di tutti, ma sono in grado di rivaleggiare i processori Intel nelle prestazioni mentre ne emulano l'architettura. Tuttavia c'è una cosa che non è possibile ancora fare sui nuovi dispositivi: installare Windows.

Durante un'intervista con Ars Technica, il Vice Presidente Senior di Ingegneria del Software di Apple Craig Fedrighi ha affermato come stia a Microsoft far funzionare Windows sui nuovi Mac con chip Apple M1. Secondo Fedrighi l'azienda di Redmond ha tutti gli strumenti necessari per farlo.

"Questo dipende molto dalla Microsoft", ha affermato. "Abbiamo le tecnologie di base per farglielo fare, per eseguire la loro versione ARM di Windows, che a sua volta naturalmente supporta le applicazioni in modalità utente x86. Ma questa è una decisione che Microsoft deve prendere, per portare in licenza quella tecnologia agli utenti per farla funzionare su questi Mac. Ma i Mac sono certamente molto capaci di farlo".

Microsoft è già da tempo al lavoro sullo sviluppo di software per i Mac Apple Silicon, una versione del pacchetto Office è già pronto in versione beta e la versione definitiva arriverà sicuro molto presto. Inoltre, l'azienda fondata da Gates e Allen possiede una versione di Windows in grado di girare sui chip ARMv8 a 64 bit che troviamo installata nei prodotti con SoC Qualcomm Snapdragon 8cx.

Portare Windows sui chip Apple M1 non è comunque un'impresa facile. Microsoft dovrebbe implementare driver specifici per GPU, CPU, Neural Engine e per questo sono necessarie delle API specifiche. Inoltre c'è anche un altro fattore da considerare, ovvero se il risultato vale l'impiego delle risorse necessarie.

Apple possiede circa il 10% del mercato PC e di questa già esigua percentuale pochi utenti hanno veramente la necessità di eseguire software Windows sul proprio Mac. Tutti i software professionali più utilizzati esistono in versione Mac oppure hanno una propria valida alternativa su macOS.

La presenza di una versione del sistema operativo per Mac ARM, tuttavia, potrebbe servire a Microsoft per spingere l'adozione di questa architettura anche nel proprio mercato e convincere gli sviluppatori ad ottimizzare il proprio codice per l'esecuzione nativa anche sui PC ARM con Windows.

Se l'M1 di Apple e i suoi successori saranno in grado di battere le CPU x86 in ambiente Windows, ciò potrebbe cambiare per sempre il mercato dei PC in generale e per ovvie ragioni Microsoft non vuole rimanere esclusa dalla questione.

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