Con il lancio dei nuovi MacBook Apple ha deciso di rinnovare i processori a bordo dei suoi dispositivi portatili, presentando al pubblico i nuovi processori M2, che rappresentano un importante balzo in avanti dal punto di vista delle prestazioni. I SoC ARM sviluppati da Apple si sono distinti da subito per la loro grande potenza di calcolo e per il ridottissimo consumo di energia, due elementi chiave che hanno reso i nuovi portatili ancora più appetibili per la clientela alla ricerca di prestazioni elevate in mobilità.
Il punto di forza di M1 e dei nuovi M2, rispetto ai processori tradizionali, risiede nell’utilizzo di una nuov architettura per la CPU, passata da x86 ad ARM, che come ben sappiamo è utilizzata praticamente su tutti gli smartphone e tablet in circolazione e che rappresenta il perfetto connubio tra prestazioni ed efficienza. Apple ha sfruttato l'architettura ARM big.LITTLE, che mette a disposizione core differenziati ad alta e bassa potenza. La nuova generazioni di chip della casa di Cupertino ha creato un ulteriore divario nel mondo dei notebook, visto l'ulteriore aumento di efficienza e prestazioni nel passaggio da M1 a M2.
Apple M1
Il “vecchio” M1 è dotato di 8 core, di cui 4 high-performance core e 4 high-efficiency core, con frequenza massima di funzionamento di 3.2 GHz. La particolarità di questo processore risiede nel fatto che su un unico chip si trovano RAM, CPU e GPU. Le prestazioni generali sono ormai note e in rete sono presenti numerosi benchmark che dimostrano come questi siano performanti sia in single che in multi-core; se proprio si vuole un difetto, si potrebbe dire che la GPU spesso limita le prestazioni massime raggiungibili.
Ad affiancare M1 ci sono M1 Pro, M1 Max e M1 Ultra, varianti più potenti che probabilmente rappresentano alcuni dei migliori chip mai prodotti finora dalla casa di Cupertino. M1 Pro è caratterizzato da un design con 6 high-performance core e 2 high-efficiency core con una frequenza massima di 3,228 GHz, mentre su M1 Max troviamo 8 high-performance core divisi in due cluster con 12MB di cache L2 e 2 high-efficiency core con 4MB di cache L2.
M1 Ultra è invece il top di gamma della scorsa generazione di SoC Apple Silicon e non è altro che l'unione di due chip M1 Max attraverso un'interconnessione Ultrafusion. Offre 20 core totali, divisi in 16 high-power core e 4 high-efficiency core, in più integra un Neural Engine con 32 core e una GPU fino a 64 core.
Apple M2
Il nuovo SoC Apple M2 non è troppo diverso dal precedente M1, almeno sulla carta: il modello base offre ancora 4 high-performance core e 4 high-efficiency core, che però lavorano a una frequenza più alta che può arrivare fino a 3,49GHz. I miglioramenti si traducono in un aumento delle prestazioni del 10% in single thread e del 16% in multi thread rispetto a M1. La differenza è molto più netta quando si guarda alla GPU, che grazie a una nuova architettura (la stessa del chip A15 di iPhone) offre un miglioramento del 50% rispetto a M1.
Il nuovo chip M2 migliora M1 e offre prestazioni al livello di M1 Pro per quanto riguarda i carichi single core, rimanendo leggermente indietro in multi core a causa principalmente del numero inferiore di high-performance core. Anche il nuovo chip però ha le sue varianti M2 Pro e M2 Max, introdotte da Apple nel gennaio 2023, che vanno a migliorare i modelli di passata generazione.
M2 Pro mette a disposizione fino a 12 core suddivisi in 8 high-performance core e 4 high-efficiency core, che permettono di raggiungere prestazioni fino al 20% superiori a M1 Pro nei carichi multi core. La GPU invece è dotata di 19 core, tre in più rispetto a M1 Pro, e include una cache L2 più grande che contribuisce a migliorare le performance, garantendo un incremento fino al 30% rispetto al chip di passata generazione.
Il chip M2 Max offre la stessa CPU di M2 Pro, con 12 core in configurazione 8+4, ma ha una GPU più potente, con 38 core e una cache L2 ancora più grande. Questo permette di ottenere performance il 30% superiori a quelle di M1 Max.
Tra i miglioramenti apportati da Apple con il chip M2 troviamo poi una memoria unificata più grande e un Neural Engine di nuova generazione, fino al 40% più performante di quello presente su M1. Anche il Media Engine è stato migliorato e in M2 Max sono presenti due motori di codifica video e due motori ProRes, che consentono di codificare i video fino a due volte più velocemente rispetto a M2 Pro.