Commento ai risultati e impressioni qualitative

Test - Recensione di tre monitor 3D: AOC e2352Phz, Asus VG278H e Philips 273G.

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a cura di Tom's Hardware

Commento ai risultati e impressioni qualitative

Dei tre monitor, il modello Asus supera abbondantemente i concorrenti in termini di luminosità massima, andando perfino oltre quanto dichiarato nelle specifiche. La differenza pratica tra i tre è comunque meno importante di quanto appaia dai dati, perché nell'utilizzo quotidiano superare le 160/180 Cd/mq significa bruciarsi le retine; tutti e tre, quindi, risultano soddisfacenti.

Asus mantiene un vantaggio nel rapporto di contrasto, stabile nell'intorno di 800:1. Philips segue a poca distanza mentre il modello AOC, seppur con un risultato più che valido in assoluto, risulta parecchio staccato e la differenza si percepisce.

Dal punto di vista cromatico, prima della calibrazione, cioè con le impostazioni di default in emulazione sRGB, monitor collegato e acceso, nessuno dei modelli è apparso soddisfacente: forte tono "freddo" per tutti, quindi colori virati verso il blu, e immagini "slavate" causa gamma troppo bassa per tutti i modelli.     

Il modello Asus nemmeno dopo calibrazione ha ottenuto la temperatura colore desiderata (6500K), mantenendo un tono visibilmente freddo (media:7100K circa), mentre i modelli di AOC e Philips si sono avvicinati maggiormente.

Tutti i modelli mostrano difetti percepibili nella rappresentazione del bianco, ma con il modello AOC l'errore è grossolano, tanto da farcene sconsigliare l'uso per applicazioni legate al trattamento delle immagini. Gli errori sul bianco si percepiscono infatti molto più di quelli sul colore.

Gli errori cromatici medi sono invece piuttosto bassi per tutti dopo la calibrazione. Nulla da eccepire sull'ampiezza del gamut, per tutti superiore al 90% ISO coated e sufficiente a coprire il 100% dello spazio sRGB, come promesso dalle specifiche.

Per quanto riguarda l'uniformità del pannello, grazie anche alle dimensioni inferiori, il modello AOC si prende la rivincita sui concorrenti, mostrando gli scarti più contenuti, mentre Asus e Philips sono sostanzialmente sullo stesso piano. La valutazione soggettiva sulla base di contenuti cinematografici è piuttosto buona per tutti i modelli.

Iniziando da AOC, possiamo dire che profondità del nero e contrasto non sono ai massimi livelli in questa rassegna, ma sufficienti per non perdere dettagli nelle scene scure; la funzione di contrasto dinamico sembra garantire un piccolo margine.  Il buon tempo di risposta non crea artefatti visibili.

Il modello Asus mostra maggior contrasto, anche se la funzione di contrasto dinamico in questo caso sembra essere del tutto ininfluente. La tecnologia di overdrive invece fa notare la sua presenza, eliminando ogni traccia visibile di effetto scia durante la visione cinematografica.

Asus - overdrive disattivato. Scia visibile (in foto, non a occhio nudo).

Asus - overdrive attivato al 60%. Scia attenuata, ma già si nota una "sovracompensazione" sulla ruota anteriore. Aumentare ancora il livello SmartResponse sarebbe controproducente.

Aggiungiamo qui un commento ai risultati audio dei modelli Asus e AOC, che possiamo tranquillamente trattare insieme: ambedue abbondantemente insufficienti (come del resto la maggior parte delle soluzioni integrate) per qualità, dinamica, profondità dei bassi. La sistemazione, posteriore (Asus) o inferiore con i coni rivolti verso il basso (AOC), certo non ha aiutato.

Il modello Philips, infine, ci ha mostrato i risultati più convincenti. Al pari di Asus in termini di contrasto e profondità del nero, ha una più accurata riproduzione dei colori che non penalizza certe pellicole con dominanti calde (es. Il Gladiatore di Scott) e risulta nel complesso più accattivante.

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