Anthropic presenta un nuovo modello di IA veloce e un'innovativa interazione con i chatbot

La corsa allo sviluppo delle intelligenze artificiali generative non accenna a rallentare. Anthropic, difatti, ha lanciato il suo Claude 3.5 Sonnet.

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a cura di Andrea Maiellano

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La corsa allo sviluppo delle intelligenze artificiali generative non accenna a rallentare. Anthropic, difatti, ha recentemente lanciato il suo nuovo modello, denominato Claude 3.5 Sonnet, che promette prestazioni al pari, o superiori rispetto a quelle di GPT-4o di OpenAI, e di Gemini di Google, in una vasta gamma di compiti. Questo modello è già disponibile per gli utenti di Claude sia su web che su iOS e sarà presto accessibile anche agli sviluppatori.

Claude 3.5 Sonnet rappresenterà il modello intermedio nella gamma di Anthropic, che assegna ai suoi prodotti nomi particolari quali Haiku per il modello più piccolo, Sonnet per l'opzione standard e Opus per il top di gamma.

Sorprendentemente, si afferma che Sonnet 3.5 superi le prestazioni del più sofisticato modello precedente, Opus 3, evidenziando un margine considerevole nei benchmark. Un altro aspetto significativo è la sua velocità, raddoppiata rispetto al modello precedente.

Anche se i benchmark degli AI models devono essere presi con cautela, data la loro abbondanza e la rapidità con cui evolvono i prodotti, i dati mostrano che Claude 3.5 Sonnet ha superato GPT-4o, Gemini 1.5 Pro e Llama 3 400B di Meta, in sette delle nove valutazioni complessive e in quattro dei cinque test visivi.

Le potenzialità di Claude 3.5 Sonnet sono notevoli: non solo è altamente efficiente nella scrittura e traduzione di codici, ma gestisce anche workflow complessi, interpreta grafici e diagrammi, e trascrive testi da immagini. Inoltre, ha mostrato un miglioramento nell'intelligenza umoristica e nella capacità di scrivere in modo più naturale.

Con questo nuovo modello, Anthropic introduce anche una funzione innovativa chiamata Artifacts. Grazie a essa, gli utenti potranno non solo visualizzare i risultati delle richieste fatte a Claude, ma anche modificarli direttamente nell'app. Questo aggiunge valore all'applicazione, poiché trasforma questi strumenti da semplici chatbot a sistemi più integrati e interattivi.

La funzione Artifacts rappresenta un'anticipazione di quello che potrebbe essere il futuro di Claude, secondo la visione di Anthropic, che fino ad ora ha mostrato un focus particolare verso le soluzioni aziendali.

La nuova strategia è quella di trasformare Claude in uno strumento per permettere alle aziende di centralizzare in un unico spazio condiviso le conoscenze, i documenti e il lavoro in corso, un obiettivo che si avvicina più a strumenti di collaborazione come Notion, o Slack, che a semplici interfacce basate su chat.

Queste evoluzioni sono destinate a cambiare rapidamente, come dimostra la storia recente: Anthropic aveva lanciato Claude 3 Opus a marzo, posizionandolo in competitività con GPT-4 e Gemini 1.0. Ora, con l'uscita della nuova versione, si aspetta una risposta altrettanto innovativa dalla concorrenza. Claude, nonostante non sia al centro dei riflettori quanto Gemini o ChatGPT, rimane un fiero concorrente nella corsa all'intelligenza artificiale.

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