Anche le CPU Intel meno potenti sono colpite dai crash

I problemi emersi con i processori Intel di 13a e 14a generazione sembrano interessare anche i modelli meno potenti, quelli non-K da 65 watt.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Intel ha rivelato che i problemi che affliggono i processori di 13a e 14a generazione interessa tutti i modelli da 65W in su, incluse le CPU non overcloccabili, quelle non-K. Nonostante le indagini siano ancora in corso, l'azienda ha annunciato la scorsa settimana di aver finalmente individuato la causa dei crash che affliggono i suoi chip.

Problemi anche per i modelli non-K e le loro varianti K/KF/KS.

Un aggiornamento del microcodice è previsto per metà agosto, ma come condiviso in precedenza, se i problemi hanno danneggiato la CPU, bisognerà sostituirla. I danni sono infatti irreversibili, ma la buona notizia è che Intel sostituirà tutti i processori colpiti, anche se non è previsto un richiamo ufficiale di tutte le unità.

Impatto più ampio del previsto

Intel ha rivelato che la portata del bug è più ampia di quanto si pensasse inizialmente. Non solo i potenti modelli Core i9 e i7 sono colpiti, ma potenzialmente qualsiasi chip Raptor Lake o Raptor Lake Refresh che consuma 65W o più di potenza.

Questo non significa che ogni CPU di queste famiglie sperimenterà problemi di crash. Intel consiglia a tutti i clienti che stanno riscontrando o hanno riscontrato problemi di instabilità di contattare il supporto clienti Intel per assistenza.

La diffusione del problema

I primi report sono comparsi a dicembre 2022, per poi diffondersi rapidamente. Gli utenti con CPU Raptor Lake e Raptor Lake Refresh hanno sperimentato crash e schermate blu durante il gaming e altri carichi di lavoro. Intel ha confermato che la causa è un microcodice errato che porta la CPU a richiedere un voltaggio troppo alto.

Una volta che il danno è fatto, non c'è modo di ripararlo. Per ridurre il rischio, si consiglia di usare le impostazioni predefinite Intel nel BIOS della scheda madre in attesa dell'aggiornamento, anche se non è detto che questo argini completamente il problema.

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