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AMD Ryzen 7 9700X, un campione di efficienza? | Test & Recensione

Scende il TDP, salgono le prestazioni: sulla carta il Ryzen 7 9700X è il processore ideale, ma riuscirà a battere la concorrenza?

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Insieme al Ryzen 5 9600X (trovate la recensione a questo indirizzo) oggi debutta anche il Ryzen 7 9700X, dopo il rinvio di AMD che ha posticipato il lancio, previsto inizialmente per il 31 luglio. Il processore sarà disponibile da domani 8 agosto al prezzo di 401,90€, più basso rispetto al listino del precedente Ryzen 7 7700X.

La novità principale è l’architettura Zen 5, ma i recenti problemi alle CPU Intel potrebbero convincere diversi utenti a passare ad AMD, dando un’ulteriore spinta a questi nuovi Ryzen 9000. Scopriamo in questa recensione come va il Ryzen 7 9700X e se vale la pena acquistarlo.

Specifiche tecniche

Come già detto, la novità più importante è la nuova architettura Zen 5, che porta con sé miglioramenti alla branch prediction e un aumento del throughput, grazie a pipeline e vettori più ampi e a finestre di esecuzione più profonde. AMD ha anche aumentato la larghezza di banda per le istruzioni front-end e quella da L2 a L1 e da L1 a FP. Tutto questo assicura un incremento medio dell’IPC del 16%.

I nuovi CCD dei Ryzen 9000 sono prodotti con i 4nm di TSMC, un processo più avanzato rispetto a quello 5nm usato per la precedente architettura Zen 4. L’I/O Die è lo stesso che trovavamo sui Ryzen 7000, prodotto con il processo a 6nm della fonderia taiwanese.

Specifiche tecniche alla mano, non cambia la configurazione core/thread, che rimane 8/16 grazie al SMT. La frequenza base è di 3,8GHz e in boost arriva a 5,5GHz, la cache L3 ammonta a 32MB e il TDP è di 65 watt, decisamente inferiore a quello di 105 watt del Ryzen 7 7700X.

 

AMD Ryzen 7 9700X

AMD Ryzen 7 7700X

Core / Thread

8 / 16

8 / 16

Frequenza base (GHz)

3,8

4,5

Frequenza boost (GHz)

5,5

5,4

Cache L3 (MB)

32

32

TDP (W)

65

105

Grafica integrata

RDNA 2

RDNA 2

Prezzo (euro)

401,90

298 (attuale)

Come vedete, TDP a parte le differenze con il precedente Ryzen 7 7700X non sono molte: la frequenza base è più bassa, mentre quella di picco è 100MHz più alta, ma per il resto i due chip condividono le stesse caratteristiche.

Prestazioni

Per i test del nuovo Ryzen 7 9700X abbiamo usato un mix di benchmark sintetici e carichi d’ufficio, workstation e rendering, per valutare le prestazioni in vari ambiti. Entrambe le piattaforme di prova sono dotate di un dissipatore a liquido AIO da 360mm, RAM DDR5-6000 CL30, SSD PCIe 4.0, scheda grafica NVDIA GeForce RTX 4080 con driver 560.70 e Windows 11 con tutti gli aggiornamenti disponibili installati.

Per quanto riguarda le schede madre, abbiamo usato una X670E per i processori AMD e una Z790 per quelli Intel di 14° generazione, entrambe con BIOS aggiornato. A questo proposito, prima di passare ai benchmark è doveroso fare una precisazione:

I recenti problemi delle CPU Intel hanno portato i produttori di schede madre a rilasciare BIOS che limitano la potenza dei processori. Come in tutte le recensioni, anche in questo caso abbiamo lasciato le impostazioni BIOS di fabbrica, limitandoci ad abilitare XMP / EXPO: nel nostro caso, sulla motherboard Z790 i valori PL1 e PL2 sono entrambi impostati di default a 253 watt, non più “sbloccati” come accadeva in passato. Su altre schede madre Z790 viene impostato un profilo ancora più restrittivo, con PL1 di 125W e PL2 di 253W mantenuto solo per 56 secondi, che riduce ulteriormente le performance, specialmente nei carichi multi-thread prolungati e, secondo alcuni report, anche nei giochi.

Monitoreremo da vicino la situazione per segnalarvi eventuali cambi alle prestazioni di questi processori, soprattutto in vista dell’aggiornamento del microcodice previsto per agosto.

Prestazioni nei giochi

I benchmark dei giochi vengono svolti a risoluzione Full HD (1080p), senza ray tracing né DLSS o altri algoritmi di upscaling. Sfruttiamo sempre i test integrato per avere uno scenario ripetibile e confrontabile; in F1 23 scegliamo il circuito di Monaco e condizioni di pioggia.

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Il Ryzen 7 9700X non brilla nei giochi, dove offre prestazioni in linea con quelle del precedente Ryzen 7 7700X ed è sempre una manciata di punti percentuale dietro il Core i7-14700K. La differenza è evidenziata dal grafico che trovato qui sotto, dove abbiamo confrontato gli FPS medi ottenuti dai due processori nei giochi.

Prestazioni in rendering

Per i test in rendering usiamo il nuovo Cinebench R24, POV-Ray e Blender Benchmark, aggiornato alla versione 4.2.0. Su Cinebench e POV-Ray eseguiamo sia il test single-thread che quello multi-thread, per valutare le prestazioni in entrambi gli scenari.

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In questi benchmark il Ryzen 7 9700X fa meglio, riuscendo a superare il predecessore e facendo meglio del Core i7-14700K in single-thread. Nei test multi-thread invece paga la forte differenza di thread (28 contro 16, a favore della CPU Intel) e rimane dietro sia al Core i7-14700K che al Core i5-14600K (dotato di 20 thread).

Prestazioni con carichi da ufficio

Usiamo PCMark 10, PCMark 10 Applications e Procyon Office per simulare il tipico lavoro d’ufficio, fatto di navigazione web, gestione di documenti, fogli di calcolo e presentazioni, videochiamate e altro.

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Davvero ottime le prestazioni del Ryzen 7 9700X, che risulta il migliore di tutti i processori testati in tutti e tre i benchmark, facendo registrare un +7% in PCMark 10 e Procyon Office sul Core i7-14700K e un +3% in PCMark 10 Applications. Il processore è anche circa il 5% più veloce anche del modello precedente.

Prestazioni con carichi Workstation

L’ultimo gruppo di test è quello relativo ai carichi workstation, che simuliamo usando 7-Zip per la compressione e decompressione dei file, Handbrake per la transcodifica video in H.264 e H.265, UL Procyon per il foto editing con Photoshop e Lightroom Classic e SpecWorkstation per test di calcolo matematico, modellazione, grafica e rendering.

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Nei test 7-Zip e Handbrake torna a dominare incontrastata Intel, grazie al maggior numero di thread a disposizione. In Procyon la situazione invece è ben diversa, con il Ryzen 7 9700X che risulta il 10% più veloce del Core i7-14700K e il 7% più veloce del precedente Ryzen 7 7700X, che già faceva meglio della controparte Intel.

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In SpecWorkstation invece vediamo che la nuova CPU AMD se la cava bene nei test grafici, ma fatica moltissimo in quelli di calcolo: Luxrender, Poisson, Calculix e Convolution vedono nettamente in vantaggio il Core i7-14700K.

Consumi e temperature

Per valutare temperature e consumi usiamo due test: Cinebench R24 per simulare uno scenario di stress che spinge al limite il processore e Cyberpunk 2077, per misurare come si comporta il processore in uno scenario di gioco reale.

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Non c’è partita tra il Ryzen 7 9700X e il Core i7-14700K: la CPU AMD consuma un terzo rispetto a quella Intel nel test di Cinebench R24, dove si ferma a 88W (il PPT del processore) contro i 253W del Core i7 (che forse sarebbe andato anche oltre, senza Power Limit bloccato). In gioco la situazione è leggermente diversa, con la CPU Intel che si attesta sui 175W dopo un picco di 238W, ma il Ryzen 7 9700X è di gran lunga meno energivoro, facendo registrare anche in questo caso un picco di 88W e una media di quasi 84W.

Anche il confronto con il vecchio modello sorride al nuovo chip AMD: il Ryzen 7 9700X è sempre più efficiente, sia in Cinebench R24 che in Cyberpunk.

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Discorso simile per le temperature, con il Ryzen 7 9700X che si ferma a 67°C in Cinebench, contro i 98°C del Core i7-14700K. In Cyberpunk 2077 i due processori sono più vicini, ma quello AMD risulta comunque migliore: il Core i7-14700K fa registrare un picco di 91°C e una media di 78°C, mentre il Ryzen 7 9700X non va oltre i 71°C e una media di 67°C.

Verdetto

Il Ryzen 7 9700X non brilla nei nostri test gaming, ma migliora il suo predecessore in ogni altro ambito, offrendo più prestazioni a consumi e temperature inferiori. Il salto generazionale non è strabiliante, ma quantomeno fa dimenticare il vecchio 7700X che superava i 95°C a pieno carico.

Guardando alle prestazioni, l’Intel Core i7-14700K rimane superiore nei giochi e nei carichi multi-thread, ma in single-thread, nei carichi da ufficio e nei test di fotoritocco prevale il Ryzen 7 9700X. Ciò che però cambia davvero le carte in tavola in fase di scelta è quanto più efficiente e fresco è il chip AMD rispetto a quello Intel: guardando ai valori medi in gioco che possono essere presi come riferimento per un PC da gaming, il Ryzen 7 9700X consuma meno della metà ed è di 10°C più fresco del Core i7-14700K.

Se all’equazione aggiungiamo che AMD ha abbassato il prezzo di listino rispetto alla passata generazione, che il processore costa circa 50€ in meno del suo concorrente diretto e che gli Intel Core di 13° e 14° generazione soffrono dei problemi di stabilità ormai noti, diventa difficile preferire il Core i7-14700K a questo Ryzen 7 9700X.

Acquistate il Ryzen 7 9700X se volete assemblare una configurazione di fascia alta improntata sull’efficienza e sulla silenziosità, che vi permetta di giocare, lavorare ed eseguire operazioni di fotoritocco con ottime prestazioni. Se invece volete assemblare un sistema su cui eseguire programmi che sfruttano molto l’alto numero di core e thread, vi consigliamo di aspettare l’arrivo dei due Ryzen 9 9900X e Ryzen 9 9950X la prossima settimana o, se volete valutare anche le opzioni offerte da Intel, il debutto della gamma Arrow Lake di 15° generazione questo autunno.

Voto Finale

Conclusioni Finali di Tom's Hardware

Pro

  • Ottima efficienza

  • Temperature contenute

  • Prezzo di listino più basso del vecchio Ryzen 7 7700X

Contro

  • Non brilla rispetto al modello precedente, specialmente nei giochi

  • in multi-thread il Core i7-14700K è molto più veloce

Commento

Il Ryzen 7 9700X è un vero campione di efficienza, che risolve anche il problema delle altissime temperature presente sul modello precedente. Nel complesso offre buone prestazioni, ma il salto generazionale non impressiona e in multi-thread la controparte Intel è superiore.
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