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a cura di Manolo De Agostini

Una settimana fa abbiamo riportato le parole di Mooly Eden, vice presidente e general manager di Intel Mobile Platforms Group, il quale affermava che AMD faticherà non poco a ricucire il gap prestazionale che instaureranno le cpu Conroe e Merom in arrivo nel terzo trimestre.

AMD ribatte per bocca di Henri Richard, chief sales e marketing officer:

"It's driven by the fact that they can't talk about their current products, because everybody knows their current products aren't very good,"

Insomma AMD glissa con classe, affermando che Intel parla troppo dei prodotti futuri in modo da "nascondere" le prestazioni deludenti delle soluzioni attuali.

Merom e Conroe sono stati sviluppati dal team a capo del progetto Pentium M. La filosofia di progettazione sarà dunque la stessa, con un occhio di riguardo ai consumi e al calore prodotto. Merom e Conroe sono attesi, lo ricordiamo, tra il secondo e il terzo trimestre dell'anno rispettivamente per il settore mobile e desktop.

Questa architettura manca ancora di un nome "comune" e al momento è definita vagamente come Next-Generation Micro-Architecture (NGMA). Intel ha già parlato di questa architettura, affermando l'utilizzo di pipeline a 14 stadi anzichè 31 come quelle utilizzate nei processori Pentium 4. Le informazioni sono processate attraverso le pipeline, per cui la presenza di più stadi comporta meno lavoro per ogni pipeline. Tutto questo deve essere supportato però da frequenze elevate che, come abbiamo visto hanno portato i Pentium 4 a scaldarsi eccessivamente.

Intel quindi ribalta la strategia finora utilizzata e apporta maggior carico alle pipeline oltre che quattro istruzioni per ciclo di clock anzichè le tre dei chip attuali. Come con i processori Core Duo inoltre, la cache unificata sarà condivisa (4MB di cache).

Intel è invece dubbiosa sul controller di memoria integrato; sebbene permetta una maggiore velocità nel passaggio di dati tra memoria e CPU, questa architettura forza il processore ad essere progettato per un tipo di memoria specifica.

Intanto AMD introdurrà a Giugno la nuova piattaforma AM2, di cui noi abbiamo testato un sample in anteprima, rivelandovi dubbi e perplessità nonchè il possibili margini di miglioramento.

Staremo a vedere, anche in virtù del fatto che la casa texana non è ancora passata al processo produttivo a 65 nm, cosa che Intel ha già compiuto. Il passaggio non è stato dei più entusiasmanti, come potete vedere nelle due recensioni effettuate a questi indirizzi:

Intel passa ai 65 nm con l'Extreme Edition Double Core

Pentium D 900 a 65 nm - Intel sfida nuovamente AMD

Buone prospettive ma architettura alla frutta, Conroe e Merom saranno nuovi anche sotto questo punto di vista ed è lecito aspettarsi da Intel un ritorno al vertice.

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