In termini di architettura, Navi 23 offre le stesse caratteristiche delle altre GPU basate su RDNA2: troviamo il supporto al ray tracing (DXR), al Variable Rate Shading (VRS), ai mesh shader, al sampler feedback e a tutte le altre funzionalità di DirectX 12 Ultimate. AMD ha dichiarato che la quantità di Infinity Cache è stata scelta appositamente per il gaming in Full HD ad alto refresh rate, ma in passato abbiamo visto che una quantità maggiore di cache porta benefici a risoluzioni superiori; ciò significa che la scheda probabilmente farà molto bene in 1080p, ma potrebbe faticare più del previsto in Quad HD e 4K.
La presenza di "soli" 8GB di memoria video sorprende, specialmente dopo che AMD stessa ha inserito 12GB di VRAM (o più) sulle altre schede della gamma RX 6000, sostenendo che 8GB semplicemente non sono sufficienti per i giochi moderni (o almeno, per i giochi presi in esame da AMD). In realtà, considerando il target della scheda e tenendo presente che gli utenti giocheranno in Full HD, 8GB di memoria bastano per quasi tutti i titoli più famosi. Qui però entra in gioco un altro problema, quello del prezzo: sebbene in una situazione come quella attuale parlarne ha davvero poco senso, dato che i listini vengono ignorati e i prezzi sono decisi dal mercato (e dagli scalper), la decisione di AMD di posizionare la Radeon RX 6600 XT a 379 dollari piazza la scheda più nella fascia medio-alta che in quella mainstream. Ricordiamo poi che la nuova proposta della casa di Sunnyvale dovrebbe scontrarsi con la RTX 3060 che, pur offrendo prestazioni in rasterizzazione inferiori (più avanti vedremo di quanto), ha un listino circa il 15% più basso e offre il 50% di memoria in più.
A differenza di quanto successo con le altre Radeon RX 6000, la nuova RX 6600 XT non offre un modello Reference, ma solo quelli personalizzati dai vari partner. Ciò significa anche che, molto probabilmente, non potrete acquistarla direttamente dal sito di AMD e difficilmente riuscirete a trovare dei modelli al prezzo consigliato dalla società.
Per questa recensione, AMD ci ha inviato una RX 6600 XT in versione Asus ROG Strix, caratterizzato da un dissipatore biventola e uno spessore di circa 2,25 slot. La copertura della scheda presenta il design ormai classico della nuova gamma ROG Strix, un backplate in metallo e dei LED RGB nella parte superiore, inoltre anche in questo caso troviamo il doppio BIOS, che permette di selezionare tra Performance Mode e Quiet Mode. La personalizzazione di Asus si alimenta con un singolo connettore 8 pin, mette a disposizione tre DisplayPort 1.4 e una HDMI 2.1 e opera a un clock più alto di quello di riferimento: durante i test la scheda ha raggiunto i 2726MHz, circa il 5% in più.
Radeon RX 6700 XT | Radeon RX 6600 XT | Radeon RX 5700 XT | |
Architettura | RDNA 2 | RDNA 2 | RDNA |
Processo produttivo | 7 nm | 7 nm | 7 nm |
Transistor | 17,2 miliardi | 11,1 miliardi | 10,3 miliardi |
Dimensioni del die | 336 mm² | 237 mm² | 251 mm² |
Compute Unit (CU) | 40 | 32 | 40 |
Ray Accelerator | 40 | 32 | - |
Stream Processor | 2560 | 2048 | 2560 |
Frequenza (game / boost) | 2424 / 2581 MHz | 2359 / 2589 MHz | 1755 / 1905 MHz |
ROPS | 64 | 64 | 64 |
AMD Infinity Cache | 96 MB | 32 MB | - |
Memoria | 12 GB GDDR6 | 8 GB GDDR6 | 8 GB GDDR6 |
Bandwidth memoria | 384 GB/s | 256 GB/s | 448 GB/s |
Interfaccia memoria | 192-bit | 128-bit | 256-bit |
TBP | 230 W | 160 W | 225 W |
Prestazioni
Per valutare le performance della Radeon RX 6600 XT abbiamo usato la nostra suite di benchmark classica, composta di giochi DX11, DX12 e Vulkan, confrontando la scheda con altre proposte sia di Nvidia che di AMD ed effettuando sia test in rasterizzazione classica, che con ray tracing attivo.
Per eseguire i nostri benchmark abbiamo usato una piattaforma di prova con processore AMD Ryzen 9 5900X, abbinato a RAM G.Skill DDR4-3200 CL14, dissipatore EK-XLC 240mm e scheda madre con chipset X570. La versione di Windows 10 usata è la 21H1, mentre per quanto riguarda i driver abbiamo utilizzato i 471.41 WHQL per le GPU Nvidia e i 21.8.1 per quelle AMD.
Metro Exodus
Per eseguire il benchmark di Metro Exodus usiamo lo strumento integrato, impostando il preset Ultra e disabilitando Nvidia PhysX ed Hairworks. Sia in Quad HD che in Full HD la Radeon RX 6600 XT offre prestazioni convincenti, superando la RTX 3060 rispettivamente del 12% e del 15% circa. Come ci aspettavamo la situazione si ribalta nei test con ray tracing attivo, dove le performance della Radeon risultano essere più basse del 17% in 1440p e dell'11% in 1080p.
Control
Control non ha un benchmark integrato, quindi per misurare le prestazioni seguiamo un percorso prestabilito all'interno del gioco. A risoluzione Quad HD la Radeon RX 6600 XT risulta peggiore della RTX 3060 dell'8%, mentre in Full HD le due schede si equivalgono. Attivando il ray tracing la bilancia pende pesantemente a favore di Nvidia, con la GPU AMD che raggiunge un framerate sufficiente per giocare solamente in 1080p (31,6 FPS medi) e fa registrare performance ampiamente inferiori a quelle della RTX 3060.
Shadow of the Tomb Raider
Per il test di Shadow of the Tomb Raider usiamo lo strumento integrato nel gioco, impostando la qualità grafica massima. Anche in questo caso, in rasterizzazione la differenza tra le due GPU è limitata: la RX 6600 XT ottiene lo stesso risultato della RTX 3060 in 1440p ed è solo il 4% circa superiore in 1080p. Come prima, attivando il ray tracing lo scenario cambia a favore di Nvidia e la Radeon rimane circa il 20% dietro la RTX 3060 sia in QHD che in FHD.
Watch Dogs Legion
Anche per Watch Dogs Legion usiamo il benchmark integrato e impostiamo la qualità grafica sul preset "Ultra". In questo test la Radeon RX 6600 XT supera la RTX 3060 del 9% in 1440p e del 13% in 1080p, superando abbondantemente i 60 FPS a questa risoluzione.
F1 2020
In F1 2020 usiamo il benchmark integrato, selezionando il preset "altissima" per la qualità grafica, antialiasing TAA, circuito di Monaco e condizioni meteo di pioggia forte. F1 2020 è uno dei giochi dove la RX 6600 XT si esprime meglio, superando in rasterizzazione la RTX 3060 del 15% in Quad HD e del 12% in Full HD.
Doom Eternal
Doom Eternal non ha uno strumento di test delle prestazioni integrato, quindi come per Control seguiamo un percorso prestabilito, ricco di demoni da combattere. Nei test la RX 6600 XT si comporta bene, ma rimane leggermente dietro la RTX 3060 in Quad HD raggiungendo un framerate medio il 5% inferiore. In Full HD invece le due schede praticamente si equivalgono, la differenza di prestazioni è dell'1%.
Assassin’s Creed Valhalla
In Assassin's Creed Valhalla torniamo a usare il benchmark integrato, impostando anche in questo caso il preset grafico massimo. In questo titolo le schede AMD hanno sempre fatto molto bene e la RX 6600 XT non è da meno, superando la RTX 3060 del 20% in QHD e del 30% in Full HD.
Forza Horizon 4
Anche in Forza Horizon 4 impostiamo il profilo di qualità "Ultra" e usiamo il test integrato per misurare le prestazioni. La Radeon RX 6600 XT fa meglio della RTX 3060 del 12% circa sia un Quad HD che in Full HD e permette di giocare in 1080p a 144 FPS senza alcuna difficoltà. Riducendo leggermente il livello di dettaglio, in questo titolo specifico è possibile giocare a 144 FPS anche a risoluzione 1440p.
Horizon Zero Dawn
In Horizon Zero Dawn impostiamo la massima qualità grafica e usiamo il benchmark integrato, che consiste in un fly-by attraverso una delle città principali del gioco. In questo test la RX 6600 XT e la RTX 3060 si equivalgono, con prestazioni identiche in 1440p e leggermente a favore della Radeon (2%) in Full HD.
Consumi, temperatura e rumorosità
Per misurare la temperatura, la rumorosità e i consumi a pieno carico delle schede video abbiamo deciso di eseguire un loop di benchmark di Metro Exodus a risoluzione 4K, così da simulare una sessione di gioco e avere dei dati reali su cui basare le nostre valutazioni. Per rilevare i valori di temperatura ci siamo affidati a GPU-Z, mentre per i consumi abbiamo usato Nvidia PCAT, uno strumento formato da una scheda PCIe e una board a cui collegare i cavi 8 pin che consente di misurare con precisione la potenza assorbita dalla scheda video. Usare Nvidia PCAT ci permette di registrare i consumi reali anche delle schede AMD Radeon, che tramite GPU-Z forniscono solamente i watt assorbiti dal chip.
Consumi
Dando uno sguardo ai dati registrati da Nvidia PCAT vediamo che la Radeon RX 6600 XT arriva ad assorbire 173,6 watt, un valore leggermente superiore al TBP dichiarato di 160W, ma comunque molto buono e in linea con quello della RTX 3060. La nuova scheda AMD non solo è la meno energivora di quelle presenti nel grafico, ma consuma come la RTX 3060 pur offrendo performance in rasterizzazione superiori.
Temperatura
Per rilevare la temperatura delle schede video ci affidiamo al software OCCT. In idle la Radeon RX 6600 XT fa registrare 42°C, un valore abbastanza alto ma comunque non preoccupante, anche considerando il fatto che sotto i 50°C le ventole della scheda sono ferme. Durante il nostro stress test la scheda non è andata oltre i 58°C, risultando la più fresca tra tutte quelle provate e raggiungendo una temperatura massima di 4°C inferiore a quella della RTX 3060.
Rumorosità
Per misurare la rumorosità abbiamo posizionato il fonometro a 15cm dal centro della scheda, in posizione perfettamente perpendicolare. I valori ottenuti non sono assoluti, in quanto non abbiamo effettuato le nostre rilevazioni all’interno di una camera anecoica, ma ci aiutano a capire quanto è rumorosa la scheda in confronto alle altre che abbiamo provato.
Niente di particolare da segnalare per quanto riguarda la rumorosità. Come detto in idle la scheda ferma le ventole e il rumore registrato è quello della piattaforma, sotto carico il fonometro non va oltre i 41,1dB, misurazione nella norma e in linea con quella delle altre schede testate.
Verdetto
La Radeon RX 6600 XT ha un obiettivo molto chiaro, essere la miglior GPU mainstream per giocare in Full HD ad alto refresh rate. I risultati dipendono dal gioco, ma in generale possiamo dire che raggiunge il proprio scopo: mediamente in 1080p risulta più performante della RTX 3060, con un distacco che, in determinati titoli, abbiamo visto essere molto vicino al 15% dichiarato da AMD in fase di presentazione.
Se giocate in Full HD, ma volete anche provare qualche gioco non particolarmente pesante in Quad HD, oppure giocate unicamente ai titoli eSport e volete sfruttare al massimo il vostro monitor 240Hz, la Radeon RX 6600 XT offre buone prestazioni ed è un'opzione da prendere in considerazione. Al contrario, se volete giocare con ray tracing attivo e sfruttare il DLSS per migliorare il framerate in tutti i giochi che lo implementano, dovreste indirizzarvi su una RTX 3060. In entrambi i casi, dovrete confrontarvi con il reale problema del momento: il prezzo delle schede.
La Radeon RX 6600 XT debutta sul mercato con un prezzo base più alto delle aspettative, di 379 dollari (non conosciamo al momento il listino preciso in euro). Non solo si tratta di una cifra superiore a quella della RTX 3060, ma tenendo conto del fatto che non ci sarà un modello di riferimento, è probabile che vedremo una manciata di personalizzazioni a questo prezzo, mentre le migliori andranno facilmente oltre i 400 euro. Non abbiamo ancora informazioni precise in merito al modello ROG Strix che abbiamo provato, ma è probabile che si aggirerà intorno ai 500 euro.
Al di là di questo, bisogna considerare la situazione di mercato attuale: alla Radeon RX 6600 XT toccherà la sorte di tutte le altre schede. Non importa che decidiate di acquistare questa GPU, una RTX 3060 o qualsiasi altra soluzione, dovrete comunque avere la fortuna di trovarla disponibile da qualche parte ed essere disposti a pagare un prezzo due, forse tre volte superiore a quello previsto. Come se non bastasse, stiamo parlando di schede video appartenenti a una fascia di mercato dove l'utenza vuole (o può) spendere 300 euro o poco più, non certo quanto richiesto oggi dai rivenditori. Si potrebbe aspettare che il prezzo scenda, ma il rischio è che quando la RX 6600 XT costerà 250-300 euro, sul mercato ci saranno già RTX 40 e RX 7000.
Che fare, quindi? Il nostro consiglio è quello di aspettare il più possibile, in attesa che nel 2022 (se le cose non dovessero peggiorare ulteriormente) la situazione torni pian piano alla normalità. Se non riuscite a trovare una scheda video al giusto prezzo (o a quello che siete disposti a pagare), aspettate pazientemente: nel frattempo cercate di tirar fuori il massimo dalla vostra attuale GPU, abbassando la risoluzione e il livello di dettaglio dei giochi per raggiungere framerate accettabili. Certo non è la soluzione migliore, ma è tutto quello che si può fare in questi casi. I prezzi scenderebbero più velocemente se tutti gli utenti evitassero di pagare cifre folli per una nuova scheda video, ma tra miner, professionisti che sono costretti ad acquistare anche con questi prezzi e videogiocatori che non badano a spese, quella del boicottaggio non sembra una strategia destinata a funzionare.