AMD Radeon R9 280X, R9 270X e R7 260X: vecchie GPU, nuovi nomi

AMD ha presentato nuove schede video. Radeon R9 280X, R9 270X e R7 260X si basano su architetture esistenti da tempo, ma grazie a prezzi differenti, possono competere con le proposte di Nvidia. Ecco i benchmark.

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a cura di Manolo De Agostini

Introduzione

La nuova famiglia di schede video di casa AMD che iniziamo a esplorare in questa recensione si presenta con una nuova nomenclatura. L'azienda ha deciso di conservare il marchio Radeon, presente sul mercato ben prima dell'acquisizione di ATI Technologies, ma allo stesso tempo ha cambiato tutto il resto.

Secondo AMD il nuovo schema dei nomi facilita ulteriormente il posizionamento dei prodotti sul mercato, e in un certo senso siamo d'accordo. Spesso ci si trovava un po' in difficoltà nel districarsi tra nomi in apparenza molto simili, ma dal significato totalmente diverso. Prendete ad esempio Radeon HD 7990, 7970 e 7790. Ora invece abbiamo una fascia alta chiamata Radeon R9 e una famiglia "mainstream" chiamata R7, che sono suddivise ulteriormente da tre cifre che suggeriscono i vari livelli prestazionali.

AMD Radeon R9 280X AMD Radeon R9 280X
AMD Radeon R9 270X AMD Radeon R9 270X
AMD Radeon R7 260X AMD Radeon R7 260X

Nuovi nomi ma vecchie GPU

Due settimane fa, con un evento alle Hawaii, AMD ha pubblicamente annunciato le nuove schede R7 250, R7 260X, R9 270X, R9 280X, R9 290 e R9 290X. C'è anche la R7 240, che però l'azienda non ha svelato in quell'occasione. Come raccapezzarsi tra una marea di nuove sigle? Semplice: nonostante i nuovi nomi, la maggior parte dei nuovi prodotti di AMD usa GPU già alla base della nota serie Radeon HD 7000, in circolazione da circa due anni.

Prendete la R9 270X, ad esempio. Con 1280 shader divisi lungo 20 compute unit, usa la stessa GPU Pitcairn introdotta con la Radeon HD 7870 GHz Edition nel marzo dello scorso anno. E la R9 280X? I suoi 2048 shader, la frequenza di 1 GHz e il bus a 384 bit dovrebbe ricordarvi la Radeon HD 7970 GHz Edition, basata sulla GPU Tahiti.

È una vecchia pratica quella di prendere tecnologie esistenti, modificarle un pochino e usare un nuovo nome per far sì che appaiano nuove. La famiglia Radeon HD 8000, venduta agli OEM, è una replica della serie HD 7000, per esempio. E non pensate che ce la stiamo prendendo con AMD. La serie GeForce GTX 700M di Nvidia ha al suo interno GPU Fermi che ormai hanno quasi tre anni. La GeForce GTX 770 e la GTX 760 usano la stessa GPU GK104 che ritroviamo in molte soluzioni della serie GTX 600. Insomma, sono cose che accadono di continuo nel mercato grafico, che non ci piacciono, ma accadono.

La buona notizia è che tutto questo rende il nostro lavoro un pochino più semplice. In questo caso persino doppiamente, perché i due prodotti basati su una nuova GPU, R9 290 e 290X, non sono ancora pronti per il debutto pubblico. Insomma, ci troviamo davanti a tecnologie ben note e testate, oltre che di fronte a un taglio dei prezzi.

Attualmente le schede Radeon HD 7970 GHz Edition si trovano a 340 euro di media, e anche meno. La R9-280X si presenta sul mercato a 300 dollari. Usiamo la valuta statunitense perchè AMD non ci ha detto i prezzi in euro, nonostante le nostre sollecitazioni. Per il momento però potete ipotizzare un cambio 1:1. La GeForce GTX 770 che rimpiazza la è disponibile a 400 euro presso gli store più noti, ma si rintraccia anche a 320 euro. Ricordate che la Radeon HD 7970, in origine, aveva un prezzo di listino di 500 euro? Diamo uno sguardo alla R9-280X, che per ora rappresenta la scheda video di punta dell'azienda.

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