Introduzione
È passato molto tempo dall'ultima volta in cui Nvidia e ATI hanno presentato una nuova architettura a distanza di una settimana, l'una dall'altra. Correva l'anno 2004, e si trattava dei chip R420 e NV40, prodotti contraddistinti da architetture molto simili (6 vertex shader, 16 pixel pipeline, 16 texture unit, etc.). Da quei giorni, i due produttori hanno intrapreso strade differenti, anche se entrambi non hanno abbandonato il concetto di GPU monolitica - con ogni nuova generazione, il numero di transistor duplicava, e la linea di schede è stata sviluppata variando il numero di unità processuali.
Senza dubbio, incoraggiata dal successo del chip G80, Nvidia ha scelto di migliorare questo chip per creare la famiglia GT 200. ATI, diversamente, dopo essere stata acqustata da AMD, ha dovuto far fronte a una serie di difficoltà, in particolare con l'architettura del chip R600, che non offriva le prestazioni sperate. A causa dei suoi problemi finanziari, per AMD è stato molto difficile tenere testa a Nvidia, che beneficiava di buone trimestrali che gli permettevano di continuare, a cuor leggero, lo sviluppo dei suoi chip. Quindi, anzichè concentrarsi unicamente sulla forza bruta dei suoi chip, AMD ha deciso di preferire due fattori: prestazioni per watt e prestazioni per mm2 del die. È una scelta azzeccata?