Mentre il colosso di Santa Clara si prepara a lanciare la sua nuova linea RDNA 4, emerge una notizia che potrebbe deludere professionisti e appassionati: le nuove GPU consumer non supporteranno ufficialmente ROCm al momento del lancio. Questa decisione solleva parecchi interrogativi sulla strategia di AMD nel competere con NVIDIA nel campo dell'intelligenza artificiale e del calcolo ad alte prestazioni, settori dove la compatibilità software è fondamentale quanto le prestazioni hardware.
ROCm: il CUDA di AMD che fatica a tenere il passo
ROCm, acronimo di Radeon Open Compute Ecosystem, rappresenta la risposta open-source di AMD alla piattaforma CUDA di NVIDIA. Questo stack software è stato progettato per abilitare flussi di lavoro HPC e AI su prodotti consumer e prosumer. Nonostante dal 2022 offra supporto ufficiale ai prodotti consumer AMD su Windows, ROCm ha sempre mostrato un passo più lento rispetto agli standard stabiliti da CUDA, che da diverse generazioni garantisce supporto immediato per i suoi prodotti consumer.
Ironicamente, la prima apparizione del chip Navi 48 è avvenuta proprio attraverso la documentazione della ROCm Validation Suite nell'aprile dello scorso anno. Il fatto che le schede basate su questo chip non saranno ROCm-ready al lancio appare quantomeno contraddittorio.
Un supporto frammentato e incompleto
La storia del supporto ROCm per le schede consumer di AMD è stata caratterizzata da rollout poco lineari. Quando ha esteso la compatibilità alle schede consumer, la lista di supporto includeva inizialmente solo la RX 6900 XT, la RX 6600 e, sorprendentemente, la R9 Fury del 2015. Di queste, solo la R9 Fury riceveva supporto "completo", mentre le schede della serie 6000 funzionavano solo con parti del runtime HIP.
Attualmente, l'elenco dei GPU supportati comprende l'intera serie RX 7000, la maggior parte della serie RX 6000 e la Radeon VII su Windows. Tuttavia, la fascia bassa della serie 6000 non supporta l'SDK HIP, mentre il supporto Linux è limitato alla RX 7900 e alla Radeon VII. Un quadro frammentato che evidenzia l'approccio non sistematico di AMD verso l'ecosistema di calcolo parallelo.
Il confronto con NVIDIA diventa impietoso
Confrontando questa situazione con la storia di CUDA, che supporta le nuove schede consumer NVIDIA dal giorno del lancio e offre una retro-compatibilità estesa fino al 2006, appare evidente quanto ROCm abbia ancora parecchia strada da fare. La mancanza di supporto al lancio per le RX 9070 XT e RX 9070 potrebbe tradursi in un ritardo di giorni, settimane o addirittura mesi prima che gli utenti possano sfruttare appieno le capacità di calcolo parallelo delle nuove schede.
AMD ha recentemente riconosciuto i sondaggi degli utenti che chiedono l'estensione del supporto completo alla serie 6000 e ai chip mobili Strix/Strix Halo. Questo suggerisce che la compatibilità per la serie 9000 potrebbe richiedere più tempo del previsto, mentre l'azienda lavora per soddisfare tutte le richieste relative a ROCm.
È importante sottolineare che la mancanza di supporto ufficiale completo non significa necessariamente che il software ROCm non funzionerà affatto sulle nuove schede. Gli utenti che necessitano di ROCm potrebbero comunque riuscire a utilizzarlo, seppur con limitazioni, quando RDNA 4 arriverà sul mercato, teoricamente a marzo.