Durante il keynote di lunedì, AMD ha mostrato al pubblico la sua nuova linea di processori mobile Ryzen AI 300 basati sul design Strix Point e realizzati con il nodo produttivo da 4 nm. Questi chip dispongono di una configurazione massima di 12-core/24-thread, facendo segnare un incremento del 50% nel numero di core rispetto alla generazione precedente.
Cosa ancora più importante, i chip Strix Point si caratterizzano per un'architettura ibrida basata su Zen 5. Da quanto abbiamo appreso, non tutti i 12 core sono della stessa tipologia. Il chip include infatti quattro core Zen 5 standard affiancati da otto core Zen 5c, ovvero una variante più compatta e votata all'efficienza energetica (simili agli E-Core dei processori Intel).
Di seguito potete vedere un'immagine che mostra la disposizione dei core:
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Dettagli e specifiche
Dall'analisi effettuata da Nemez (GPUsAreMagic) su una foto ad alta risoluzione pubblicata da System360Cheese emergono diversi dettagli interessanti. I quattro core Zen 5 dispongono ciascuno di 1 MB di cache L2 dedicata e condividono una cache L3 da 16 MB. Gli otto core Zen 5c, invece, condividono una cache L3 più piccola, da 8 MB, indicando una possibile separazione in un CCX distinto. Questi core possiedono anch'essi 1 MB di cache L2 ciascuno.
Prestazioni e potenziali limitazioni
Nonostante i core Zen 5c abbiano lo stesso numero di IPC dei core Zen 5 nei benchmark standard di INT e FP che non gestiscono grandi quantità di dati, potrebbero mostrare delle lacune in carichi di lavoro che richiedono un'intensa trasmissione di dati. Inoltre, nelle generazioni precedenti, i core Zen 4c erano limitati a frequenze inferiori rispetto ai core Zen 4 regolari a causa delle limitazioni fisiche che impedivano il mantenimento di tensioni elevate.
Un'architettura ibrida promettente
Detto questo, il setup ibrido delle CPU Strix Point potrebbe rappresentare una soluzione ottimale, combinando otto core ad alta efficienza IPC con prestazioni energetiche migliorate. Questa caratteristica suggerisce che AMD stia puntando non solo ad aumentare la potenza computazionale, ma anche a migliorare l'efficienza energetica, rendendo i Ryzen AI 300 particolarmente adatti per dispositivi mobili. dove il bilanciamento tra potenza e consumo energetico è cruciale.