Joseph Moore, analista di Morgan Stanley, ha affermato che il fatturato di AMD inerente alle CPU Ryzen per desktop diminuirà del 26% quest'anno a causa del successo dei processori "Alder Lake" di Intel. Anche i produttori di schede madri, di conseguenza, hanno ridotto le previsioni di spedizione.
Questa situazione, tuttavia, è causata da molteplici fattori. Prima di tutto, il mercato stesso ha subito un calo in questo 2022, con una domanda più bassa rispetto ai picchi avuti negli ultimi due anni a causa della pandemia. Inoltre, l'ultima linea di processori Intel è risultata piuttosto competitiva rispetto all'attuale gamma AMD, almeno in attesa dei prossimi Ryzen 7000. Visto che questi ultimi arriveranno entro fine anno, si prevede che l'azienda registrerà un calo di fatturato di appena il 2% nel 2023, per poi assistere a un periodo relativamente stabile.
Per quanto riguarda i fatturati dei maggiori produttori di scheda madri, ASUS prevede un totale di 14 milioni di unità spedite nel 2022, mentre Gigabyte si aspetta 9,5 milioni di unità, con una sostanziale diminuzione rispetto ai 18 e 13 milioni dello scorso anno. Stando a quanto riportato da DigiTimes, ASUS prevede un calo delle vendite di motherboard del 24%, mentre Gigabyte del 27% nel 2022. Complessivamente, il mercato delle schede madri subirà un calo da 40 a 30 milioni pezzi spediti.
Tuttavia, la situazione sicuramente si riprenderà con il lancio delle CPU di nuova generazione, quali i Ryzen 7000 basati su Zen 4 e Intel Core "Raptor Lake". Purtroppo, a causa dell'inflazione galoppante, non è neppure detto che le persone abbiano a disposizione tanto denaro da spendere su componenti nuovissime e costose, con la conseguenza che potrebbero rimanere nel mercato dell'usato e recuperare CPU, GPU e schede madri meno recenti.