Introduzione
La tecnologia per il refresh rate variabile G-Sync di Nvidia ha quasi due anni. Dopo la sua presentazione AMD svelò l'intenzione di creare una tecnologia equivalente: diversi mesi dopo mostrò quello che poi sarebbe diventato "FreeSync". Oggi gli appassionati che vogliono un nuovo PC si domandano se investire i propri soldi in una configurazione AMD o Nvidia, anche in funzione di questa caratteristica.
Piuttosto che rispondere a questa domanda in gran parte soggettiva in modo unilaterale, i colleghi di Tom's Hardware USA hanno chiesto di esprimersi ai giocatori, imbastendo un cosiddetto "test alla cieca". L'esperimento è stato un grande successo e ne condividiamo i risultati con voi.
Recensire hardware per PC è un mestiere abbastanza solitario ed è facile dimenticarsi che ci sono milioni di appassionati di tutto il mondo alla ricerca di un consiglio. In molti non vogliono un semplice suggerimento, ma un'analisi accurata e una conclusione chiara che dica se sia meglio acquistare un prodotto o l'altro. A volte è facile arrivare un verdetto, ma spesso non è così, anche con dei benchmark su cui fare affidamento.
Quando una tecnologia non può essere valutata con una suite di test, allora la decisione di acquisto diventa una questione empirica. Quando Nvidia presentò la tecnologia G-Sync pubblicammo un articolo in cui snocciolavamo dettagli tecnici, caratteristiche e configurazioni, offrendovi le nostre prime impressioni soggettive. Il tutto con un sample di pre-produzione. I monitor compatibili non erano ancora disponibili.
Da allora sono cambiate molte cose. Non solo il G-Sync è diffuso (disponibile in monitor da 24, 27 e 28 pollici con pannelli TN o IPS) ma sono arrivati anche gli schermi con tecnologia FreeSync di AMD. È il momento di prendere una posizione.
Malgrado Nvidia difenda il suo approccio proprietario e AMD strombazzi le sue tecnologie standardizzate, entrambe le soluzioni richiedono di legarsi a un'azienda o l'altra. AMD non supporta G-Sync e Nvidia non offre prodotti compatibili con FreeSync. Quindi chi merita i vostri soldi, il G-Sync o il FreeSync?
Non c'è un modo semplice per testare oggettivamente le differenze tra queste tecnologie. Il parere di una singola persona poteva sollevare delle polemiche, quindi abbiamo optato per un test di gruppo.
La configurazione
In passato abbiamo realizzato un test simile (Radeon HD 7990 Vs. GeForce GTX 690) ma stavolta volevamo fare qualcosa di più grande, in modo da confrontare le due tecnologie di refresh rate variabile. Per prima cosa abbiamo contattato AMD e Nvidia spiegando cosa volevamo fare e assicurandoci il loro supporto. Entrambe le aziende ci hanno dato una mano, lasciandoci l'onere di creare un confronto equo.
Anzitutto dovevamo decidere l'hardware. Nvidia ci ha proposto di mettere a confronto la GTX 970 e la R9 390X. La scheda GM204 avrebbe potuto essere overcloccata per raggiungere le prestazioni della soluzione di AMD. Con il senno di poi una R9 390 sarebbe stata la scelta migliore. A ogni modo, forse per il lieve vantaggio, AMD non ha avuto nulla da dire sulle schede scelte per il test.
La scelta del monitor che entrambe le GPU avrebbero dovuto gestire si è invece rivelata più complicata. Volevamo confrontare FreeSync e G-Sync a 2560x1440 pixel. Da subito le combinazioni si sono ridotte a due: Acer XB270HU (G-Sync) vs. Asus MG279Q (FreeSync) oppure Asus PG278Q (G-Sync) vs. BenQ XL2730Z (FreeSync). La prima ci avrebbe permesso di testare due schermi IPS, mentre nella seconda erano entrambi TN.
Sognavamo da tempo l'arrivo sul mercato di monitor IPS con un refresh rate elevato e la risoluzione QHD, quindi era la nostra prima scelta. C'era un ostacolo però: l'MG279Q di Asus ha un intervallo di refresh rate variabile che va da 35 a 90 Hz, mentre quello del BenQ va da 40 a 144 Hz. Perciò anche se l'Asus sembrava un monitor superiore, non era necessariamente la migliore rappresentazione del FreeSync, specie se il sottosistema grafico fosse stato in grado di superare regolarmente i 90 FPS. AMD e Nvidia ci hanno tuttavia dato luce verde sulla nostra preferenza per l'IPS.
Successivamente ci siamo concentrati nel creare i computer per ospitare le schede video. Per questa prova abbiamo pensato di creare otto sistemi in totale e due muletti. Ci siamo rivolti a Digital Storm, un assemblatore, il quale ci ha dato 10 sistemi Vanquish 3. L'azienda li ha aggiornati ai Core i7, comprendendo il nostro desiderio di eliminare ogni potenziale collo di bottiglia dalla piattaforma.
Stabilito l'hardware, bisognava pensare a come testarlo. Otto sistemi ci permettevano di parallelizzare il processo. Inizialmente speravamo di mettere ogni partecipante di fronte a quattro giochi con entrambe le tecnologie, ma ci avremmo impiegato troppo, così abbiamo dato a due gruppi di quattro la possibilità di giocare a due titoli con G-Sync e lo stesso è avvenuto per il FreeSync.
Naturalmente anche la selezione dei giochi non è stata una passeggiata. In men che non si dica è subito apparso chiaro che sia AMD sia Nvidia sapevano dove sarebbero emersi i loro rispettivi punti di forza e debolezza. Vi risparmiamo il lato "politico" della vicenda, ma alla fine abbiamo optato per un paio di titoli comunemente associati ad AMD (Battlefield 4 e Crysis 3) e altri due nel campo di Nvidia (Borderlands: The Pre Sequel e The Witcher 3).
Infine volevamo che ogni titolo funzionasse al massimo dei dettagli possibile. Questo punto è stato un altro tema di discussione tra le due aziende. Qualsiasi preferenza riguardo la qualità o le prestazioni è di carattere soggettivo. Entrambe le scuole di pensiero sono valide, e la preferenza di un giocatore può anche cambiare a seconda del genere.
Al test c'erano rappresentanti di AMD e Nvidia che hanno dato il loro feedback e approvato le metodologie. Durante la configurazione le aziende hanno potuto configurare correttamente le rispettive postazioni, overcloccarle a livelli appropriati - per quanto riguarda Nvidia - e verificare che non vi fossero irregolarità durante il test.