L'attesa per il supporto ROCm sulle GPU RDNA 4 di AMD sembra destinata a risolversi più rapidamente di quanto temuto dagli utenti. Nonostante le recenti notizie che confermavano l'assenza del supporto al lancio, un importante segnale di inversione di tendenza è arrivato direttamente dal Vice Presidente della divisione AI Software di AMD. Attraverso un post sui social media, il dirigente ha mostrato quella che sembra essere una GPU della serie RX 9070 funzionante in un ambiente ROCm dedicato, alimentando nuove speranze tra gli sviluppatori che temevano lunghi tempi d'attesa per l'implementazione di questo fondamentale stack software.
La cruciale importanza dell'ecosistema ROCm
ROCm rappresenta molto più di un semplice software per AMD. Si tratta di uno stack open-source che permette alle schede grafiche di superare i confini del rendering grafico tradizionale, abilitandole a gestire applicazioni di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e intelligenza artificiale. Questo ecosistema supporta già diversi prodotti AMD, dagli acceleratori professionali Instinct alle GPU Radeon PRO per il settore prosumer, fino ad alcune schede grafiche Radeon destinate al mercato consumer.
La mancanza di supporto immediato al lancio delle nuove RDNA 4 ha sollevato perplessità, specialmente considerando che le prime tracce del chip Navi 48 (cuore delle future RX 9070) erano già apparse proprio negli aggiornamenti ROCm dello scorso anno. Questo apparente controsenso aveva alimentato frustrazione tra gli sviluppatori.
Una dimostrazione che cambia le prospettive
Anush Elangovan, figura di spicco nel team AMD, ha recentemente condiviso un'immagine rivelando che "RDNA 4 sta ROCm'ando perfettamente", mostrando quella che appare essere una GPU della serie RX 9070 monitorata attraverso rocm-smi (ROCm System Management Interface). Questa dimostrazione rappresenta un segnale forte che il supporto potrebbe arrivare molto prima di quanto inizialmente temuto.
ROCm'ing on just fine https://t.co/KSquDUq34W pic.twitter.com/xhootvpzuE
— Anush Elangovan (@AnushElangovan) February 28, 2025
Il divario con NVIDIA e la rincorsa di AMD
Gli sviluppatori hanno ripetutamente criticato AMD per la lentezza nell'adozione di nuove funzionalità ROCm e per il supporto limitato sull'hardware mainstream. Attualmente, AMD supporta ufficialmente le famiglie di GPU RX 7000, RX 6000 e Radeon VII su Windows, con limitazioni significative. Alcune GPU RDNA 2 possono utilizzare solo il runtime HIP senza accesso al completo SDK, mentre il supporto Linux, generalmente più solido e coerente, è disponibile esclusivamente per la serie RX 7900 e Radeon VII.
Il contrasto con l'ecosistema concorrente è lampante. CUDA di NVIDIA può funzionare su GPU risalenti addirittura al 2006, pur con le ovvie differenze in termini di funzionalità avanzate. Questa accessibilità ha contribuito in modo determinante al dominio di NVIDIA nel settore dell'intelligenza artificiale, tanto che il 90% delle entrate dell'azienda deriva proprio dagli acceleratori per data-center basati su CUDA.
Le prossime mosse strategiche di AMD
Per ampliare il supporto ROCm, il prossimo candidato sarà probabilmente Strix Halo, conosciuto anche come Ryzen AI MAX 300. Con una memoria unificata che può raggiungere i 128GB, questa soluzione si posiziona ben oltre il semplice gaming laptop, mirando direttamente al mercato dell'inferenza LLM e dello sviluppo AI, in diretta competizione con i chip Apple della serie M.
La rapida evoluzione delle tecnologie AI ha reso il supporto ROCm un elemento strategico fondamentale per AMD, che deve recuperare terreno in questo settore se vuole competere efficacemente con il gigante NVIDIA. L'apparente accelerazione nel supporto alle nuove GPU RDNA 4 potrebbe segnalare un cambio di priorità all'interno dell'azienda, finalmente consapevole dell'importanza cruciale di un ecosistema software maturo per attrarre sviluppatori e clienti nel crescente mercato dell'intelligenza artificiale.